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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Industria net-zero e materie prime critiche in consultazione

Le risposte contribuiranno al dibattito all’Europarlamento e al Consiglio (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - La Commissione Ue ha avviato oggi le consultazioni sulle proposte di regolamento per l’industria (“Net Zero Industry Act”) e le materie prime (“Critical Raw Materials Act”), presentate il 16 marzo.


I commenti alle consultazioni potranno essere trasmessi a Bruxelles fino al 15 maggio e, spiega una nota, “saranno inseriti in una sintesi redatta dalla Commissione e verranno presentati al Parlamento europeo e al Consiglio al fine di alimentare il dibattito legislativo”.

In base al Net Zero Industry Act, entro il 2030 almeno il 40% delle tecnologie “pulite” utilizzate nella Ue dovranno essere “made in Europe”. L’obiettivo dovrà riguardare le otto tecnologie definite “strategiche”: solare fotovoltaico e termico, eolico onshore e offshore, batterie e storage, pompe di calore e geotermia, elettrolizzatori e celle a combustibile, biogas e biometano sostenibili, reti e Ccs. Per quest’ultima viene fissato per la prima volta un target di capacità di iniezione in siti nella Ue: almeno 50 mln ton di CO2 all’anno al 2030.

Tra le “altre tecnologie net-zero che riceveranno un diverso grado di sostegno” figurano nella proposta della Commissione anche “i carburanti alternativi sostenibili e le tecnologie avanzate per produrre energia da processi nucleari con rifiuti minimi dal ciclo del combustibile, piccoli reattori modulari e relativi combustibili best-in-class”.

Infine, i progetti net-zero dovranno beneficiare di tempi di approvazione non superiori a 12 mesi per la costruzione o espansione di impianti net-zero oltre 1 GW e a 9 mesi per quelli di minori dimensioni.

Quanto al Critical Raw Materials Act, l’esecutivo comunitario ha proposto al 2030 un obiettivo di estrazione di almeno il 10% delle materie prime critiche consumate nella Ue e di riciclo di almeno il 15%. Il target sale al 40% per la raffinazione di materie prime critiche nei confini dell’Unione.

Inoltre, non più del 65% del consumo annuo Ue di ciascuna materia prima strategica in qualsiasi fase di trasformazione potrà provenire da un unico Paese terzo.

La proposta di regolamento individua 34 materie prime critiche, di cui 16 “strategiche”, e prevede iter autorizzativi di non oltre 24 mesi per i permessi di estrazione e 12 per quelli di raffinazione.