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A Capo Horn anche il quarto concorrente della Golden Globe Race: condizioni "bibliche"!

GGR: giorno numero 200

Responsabilità editoriale Saily.it

CODICE ARANCIONE E ALLERTA PER LA COAST GUARD CILENA, POI RIENTRATA - VIDEO - Il velista inglese Ian Herbert-Jones ha il timone a vento in avaria e da giorni vento a 60 nodi... Sosta in rada a Puerto Williams per riparazioni e spostamento in categoria Chichester. In testa, duello nei Doldrums tra la sudafricana Kirsten Neuschäfer e l'indiano Abhilash Tomy! - TRACKING

CODICE ARANCIONE E ALLERTA PER LA COAST GUARD CILENA, POI RIENTRATA - VIDEO - Il velista inglese Ian Herbert-Jones ha il timone a vento in avaria e da giorni vento a 60 nodi... Sosta in rada a Puerto Williams per riparazioni e spostamento in categoria Chichester. In testa, duello nei Doldrums tra la sudafricana Kirsten Neuschäfer e l'indiano Abhilash Tomy! - TRACKING

Non si dovrebbe mai smettere di seguire questa appassionante Golden Globe Race, il giro del mondo in solitario senza scalo vintage, con scafi a chiglia lunga e senza elettronica. E' una avventura continua, ricca di imprese marinaresche e colpi di scena.

L'ultimo arriva da Capo Horn, dove in queste ore è transitato il quarto concorrente in gara, il britannico Ian Herbert-Jones, con suo Puffin. E' affascinante immaginare che nel giro delle prossime 48 ore, da quelle parti a sud del mondo, il cinquantenne marinaio della GGR possa incrociare per qualche attimo alla vista degli Imoca di The Ocean Race, attesi nei paraggi per il 26 marzo!

Intanto però la Golden Globe Race ha conosciuto ore difficili, con la diramazione di un "Codice arancione" di sicurezza. Ecco cosa è accaduto. Ian Herbert-Jones si avvicinava a Capo Horn in condizioni estreme con timone a vento rotto, e da alcuni giorni in condizioni definite “bibliche”.

L'ultimo marinaio GGR ha doppiato Capo Horn al timone, e si è diretto verso un rifugio per effettuare le riparazioni. Da regolamento passa alla Chichester Class, il che significa che solo tre skipper restano in corsa per la vittoria assoluta!

Già prima della partenza della Golden Globe Race a Les Sables d'Olonne, l'ultimo tratto fino a Capo Horn ha sempre preoccupato Ian Herbert-Jones, al punto che il marinaio dello Shropshire ha pensato di saltare del tutto il passaggio del gate con lancio dei materiali filmati previsto a Città del Capo, per risparmiare tempo e fissare la data per il cancello di Hobart al 31 gennaio. Il calcolo era questo: se si ritarda quella data, diventa troppo tardi per doppiare Capo Horn prima delle prime tempeste primaverili, le più dure.

Piano quasi riuscito, ma preoccupazioni sul Capo confermate: Piffin si è trovato all'avvicinamento a Capo Horn in quelle che ha descritto nella sua chiamata settimanale per la sicurezza satellitare come "condizioni bibliche", affrontando le sue peggiori paure: venti estremi ben oltre i 60 nodi, mare agitato e confuso, più volte albero in acqua con il suo timone a vento che faticava a tenere la rotta. Tuttavia ha continuato, tenendo duro con umiltà, umorismo e la determinazione di portare a termine il lavoro.

LE TRE TELEFONATE DEL 24 MARZO - Mercoledì 22 alle 04:00 UTC, Ian ha chiamato il Race Office per avvisare che le condizioni erano pazzesche, velocità del vento impossibili da determinare (la Marina cilena prevede possibili raffiche fino a 90 nodi) e mare di 7 metri. Navigando a secco di tela, ha impiegato un'ora per dispiegare la sua ancora galleggiante che si trovava in un pasticcio aggrovigliato nella cabina. Quindi aveva aperto un pezzo di trinchetta e informava che il vento stava finalmente calando.

Tuttavia, alle 11:00 UTC ha richiamato, suonando stressato, dichiarando un "PAN PAN" e chiedendo a GGR di informare MRCC della sua situazione, sebbene NON richiedesse assistenza. Non era sicuro della sua posizione e il suo timone aveva un altro problema e non funzionava più, ma al buio non riusciva a capire perché ed era pericoloso sporgersi sullo specchio di poppa.

GGR ha fornito aggiornamenti meteorologici e monitorato la sua rotta che era diretta alle isole Diego Ramirez. Saperlo navigare a soli 3 nodi sotto ancora galleggiante con mare molto agitato, con il fondale salito bruscamente da 1.500 metri a soli 100 metri in poche miglia (la caratteristica che rende Capo Horn così temibile), suscitava qualche preoccupazione al Race Control. Ian ha riferito di frangenti sulla poppa di PUFFIN. È passato a 2,5 miglia a nord delle isole quando le condizioni si sono lentamente attenuate e la luce del giorno è tornata.

Ha suonato una terza volta alle 1810 UTC per avvisare che l'ancora galleggiante a un certo punto si era avvolta attorno al timone Hydrovane mentre navigava e alla fine il timone si è spezzato a metà. Stava timonando verso Capo Horn e oltre. Non era pensabile farlo per 6.000 miglia fino all'arrivo di Les Sables d'Olonne. Quindi si è diretto a Puerto Williams a circa 150 miglia di distanza per effettuare le riparazioni. È stato ufficialmente spostato nella Chichester Class (non più in classifica per il GGR non-stop in solitaria) dandogli pieno uso del suo GPS di sicurezza e telefono satellitare per organizzare la logistica dello scalo.

Ian è al sicuro, ha il controllo e non ha bisogno di assistenza. Il 'Codice Arancio' che allerta il Centro di Coordinamento del Soccorso Cileno di una situazione difficile, è stato cancellato il 22/03 alle 22:00 UTC.

INTANTO IN TESTA... - E' appassionante il duello nei Doldrums tra la sudafricana Kirsten Neuschäfer e l'indiano Abhilash Tomy! Si vede dal tracking la rotta e la posizione. La velista che in queste settimane dopo aver girato prima Capo Horn ha conquistato migliaia di fan in tutto il mondo, è quasi ferma nelle calme equatoriali, a circa 3000 miglia dal traguardo a bordo della sua Minnehaha. L'indiano invece, anch'esso rallentato dai Doldrums, ha scelto una rotta più occidentale, vicino alle coste del Brasile, secondo il tracking è staccato di circa 300 miglia da Kirsten, ma davvero tutto puo' accadere. Simon Curwen, che segue a distanza non eccessiva, è il primo della classifica Chichester (anche lui si è fermato per riparazioni). Il terzo della classifica è invece l'austriaco Michael Guggenberger, staccato di 1000 miglia. Lungo finale tutto da seguire su Saily!

QUI IL TRACKING

IL VIDEO AL GATE DI LANZAROTE

IL VIDEO AL GATE DI HOBART

L'INTERVISTA A HOBART CON MACINTYRE

Responsabilità editoriale di Saily.it