"Nella politica estera e di sicurezza
l'Europa deve parlare con una voce sola". E' quanto ha
sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
durante l'incontro con il presidente della Repubblica ceca
Pavel.
"L'Europa è portatrice di pace, di civiltà, di promozione dei
diritti, di apertura dei mercati, di cultura ma, di fronte alle
epocali sfide mondiali, caratterizzate dalla presenza di grandi
soggetti e grandi aggregazioni, ha bisogno di essere più coesa e
efficiente", ma soprattutto, secondo il presidente, "occorre
superare, almeno per alcuni temi, il voto all'unanimità e
passare al voto a maggioranza dei membri" specialmente "in vista
di nuovi allargamenti dell'Unione". Altrimenti "si rischia la
paralisi decisionale e l'irrilevanza sulla scena mondiale".
Mattarella, nel colloquio con il presidente ceco Pavel ha
espresso il suo favore al processo di allargamento dell'Unione
europea. Ma anche sottolineato come "il processo di integrazione
di Ucraina, Moldavia e Georgia al quale l'Italia guarda con
favore, non deve però mettere in secondo piano il processo di
allargamento ai Paesi dei Balcani occidentali, che in questi
ultimi tempi hanno fatto grandi sforzi per entrare nell'unione e
le cui legittime aspirazioni non vanno deluse".
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