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Confindustria con la Marina, strategica l'economia del mare

Bonomi, 'puntare sul mediterraneo per un nuovo futuro'

10 maggio, 14:10

"I dati economici del 2023 dicono che non sarà un anno così negativo e questo grazie all'apporto del nostro export. E in questo il Mediterraneo sta trovando un nuovo futuro", sottolinea il presidente di Confindustria arrivando al convegno, organizzato dall'associazione degli industriali e dalla Marina Militare, a Civitavecchia a bordo della portaerei Cavour, sul temi dell'economia del mare e sul'accordo strategico firmato a dicembre 2022 "Nel Mediterraneo avviene il 20% dello shipping mondiale, il 27% del volume dei container, il 30% del trasporto di petrolio e gas. Questo ci dice quanto è importante l'economia del mare, quanto è importante avere delle politiche industriali per le politiche del mare, e quanto è strategica la nostra Marina Militare anche alla luce dei nuovi equilibri politici e geoeconomici", rileva il leader degli industriali "Quello con la Marina Militare è un 'matrimonio' iniziato nel dicembre dell'anno scorso: ho avuto l'onore di poter firmare un accordo con la Marina Militare che redo sia un esempio di come le forze migliori del Paese debbano lavorare insieme per il futuro del Paese", sottolinea ancora.

Quanto agli obiettivi dell'intesa, "sono innanzitutto quello infrastrutturale: un Paese che è carente di infrastrutture ha la più grande infrastruttura naturale, il Mediterraneo, e soprattutto il rapporto tra industria e Marina Militare è basato sulla ricerca, l'innovazione, lo sviluppo di nuove tecnologie, quindi è nell'interesse del Paese". "E' fondamentale raccontare al Paese cosa significa l'economia del mare", sottolinea Carlo Bonomi : "Sulle poltiche per la blue economy dobbiamo fare un alto di qualità, metterci insieme: programmiamo insieme quale può essere il futuro del Paese in questo settore, bisogna creare una filiera dell'economia del mare". E c'è oggi bisogno, evidenzia, anche "di investimenti in Difesa, in un Paese che ha sempre avuto difficoltà a parlarne come se fosse una cosa sporca: non significa far la guerra, significa fare ricerca e sviluppo per difendere gli asset strategici del nostro Paese". Serve "un sistema paese che si muove insieme", come per la sinergia creata tra industriali e Marina Militare. Ne è un esempio, ricorda il leader degli industriali, la presenza nei giorni scorsi della nave Morosini a Singapore in coincidenza con l'apertura di sede di Confindustria, la prima in Asia". E' stata creata "una sinergia che pone al centro il Mediterraneo. Spero che sia l'ulteriore segnale che abbiamo necessità di una politica industriale e di una politca industriale del mare. Credo - aggiunge Bonomi - che la politica non abbia mai preso atti della complessità del tema di cui stiamo parlando, che ha tante sfaccettature: vuol dire turismo, vuol dire sicurezza nazionale, strategia degli approvvigionamenti e delle infrastrutture. E' quello che sta facendo Confindustria che è stata la prima tre anni fa a pensare ad una vicepresidenza dedicata al tema dell'economia del Mare". Ed il vicepresidente di Confindustria per economia del mare, Pasquale Lorusso, evidenzia: "L'Economia del Mare ha una importanza strategica notevolissima per il nostro Paese e, in modo specifico, per il nostro Mezzogiorno: 208mila imprese, quasi 900mila addetti, un valore aggiunto complessivo diretto pari a 47,5 miliardi di euro e con una capacità di attivazione quasi del doppio: il valore aggiunto totale, ossia la somma del valore aggiunto prodotto e di quello attivato, sfiora i 137 miliardi di euro, con un moltiplicatore molto elevato pari a 1,9. Un cluster economico di primaria grandezza, estremamente complesso e articolato, centrato in modo specifico sulla valorizzazione di risorse naturali fondamentali, quali il mare e le coste"; E avverte: "Tuttavia, il tema è inquadrato, in modo prevalente e con un approccio a mio avviso riduttivo, nel concetto di Italia come piattaforma logistica nel Mediterraneo, concentrandosi soprattutto sulle potenzialità di sviluppo trasportistico e logistico. E', invece, fondamentale avere una visione più ampia, al fine di poter definire una strategia integrata più competitiva, fondata su tutte le opportunità industriali, terziarie, turistiche, ambientali offerte dall'utilizzo e dalla valorizzazione della "risorsa mare". La nave Cavour ospita il convegno ormeggiata nel porto di Civitavecchia (la sinergia avviata tra la Marina Militare e Confindustria prevede che possano ripetersi iniziative congiunte in altri porti),: "La blue economy è uno dei pilastri fondamentali anche del programma di Unindustria", l'associazione degli industriali del Lazio, sottolinea Cristiano Dionisi, presidente di Unindustria Civitavecchia: "Si tratta di un tema al quale stiamo dedicando un'attenzione particolare perché riteniamo che possa essere sempre di più un comparto importante per una regione come il Lazio, porta d'ingresso per il centro Italia e per il bacino di Roma". (ANSA).

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