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Asvis, acceleriamo su una transizione ecologica giusta

L'Italia consuma oltre 5 volte le risorse che genera ogni anno

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 12 OTT - L'impronta ecologica dell'Italia è "enorme", pari a 5,3 volte le risorse generate del territorio nazionale e serve più coraggio sul clima: trasformare i sussidi ambientalmente dannosi in un'opportunità per cambiare passo.

Sono due dei punti centrali nell'analisi del Quaderno ASviS 'La transizione ecologica giusta' che sprona a una "rivoluzione culturale per rendere dominante e desiderabile lo sviluppo sostenibile, senza lasciare indietro nessuno, come indica l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite" accelerando verso una transizione ecologica che sia giusta.

"Gli effetti sempre più dirompenti delle devastazioni ambientali e dei cambiamenti climatici, insieme alla crisi energetica, agli squilibri economico-finanziari e all'aumento delle disuguaglianze, particolarmente evidenti in Italia, ci confermano che gli allarmi lanciati dagli scienziati già 50 anni erano fondati", afferma il presidente dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, Pierluigi Stefanini, all'evento "La transizione ecologica: sfide e opportunità in Italia e nel mondo".

"Sappiamo di dover cambiare passo," continua Stefanini, di avere poco tempo e di dover usare al meglio le nostre conoscenze, la scienza, la creatività. Quello che ci manca ancora è il coraggio, la volontà politica, la capacità di rendere socialmente appetibile e culturalmente dominante la transizione ecologica".

"La nostra impronta ecologica è enorme - osserva la presidente dell'Asvis Marcella Mallen - per invertire questa tendenza insostenibile bisogna potenziare ulteriormente l'economia circolare e ridurre la dipendenza dalle materie prime e il consumo di suolo". "La transizione ecologica - continua Mallen - per poter essere attuata, per definizione deve essere 'giusta' e deve passare da una trasformazione culturale, mobilitando quella massa critica necessaria ad accelerare un cambiamento del nostro modo di abitare la Terra". (ANSA).

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