Due iniziative del Sindacato dei
giornalisti del Trentino Alto Adige e della Campania per
denunciare la stretta delle autorità russe contro giornalisti e
media indipendenti si sono svolte in contemporanea a Trento e a
Napoli. L'iniziativa è stata organizzata dopo la revoca della
licenza di pubblicazione a Novaya Gazeta e la condanna a 22 anni
di carcere con l'accusa di alto tradimento a Ivan Safronov.
"Non possiamo tacere sui bavagli della Russia, una situazione
che dura da venti anni e che per lungo tempo è stata ignorata in
Italia per interessi politici. Ora si arriva a un atto estremo
con la chiusura del giornale di Anna Politkovskaja, e alla
condanna di 22 anni di Safronov. Voci messe a tacere che noi
abbiamo il compito di tenere vive e ricordare", ha detto il
presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti.
All'evento di Trento sono state consegnate due targhe alla
famiglia di Antonio Megalizzi, ucciso nel 2019 nell'attentato ai
mercatini di Natale a Strasburgo, e all'Osservatorio Balcani
Caucaso e Transeuropa (Obct).
In collegamento da Napoli sono intervenuti i genitori di
Mario Paciolla, il cooperante Onu e giornalista ucciso nel 2020
in Colombia in circostanze ancora avvolte nel mistero, assieme a
giornalisti minacciati e i rappresentanti di Amnesty
International Italia.
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