Un giardino di pietra con un mix di oggetti simbolo del coraggio, della forza e della creatività del popolo ucraino: sei opere per esprimere resistenza e desiderio di rinascita in tempo di guerra. È “Vitalità Ucraina” il progetto sostenuto dal Consolato Generale d’Ucraina a Milano che ha scelto il 56/o Marmomac di Veronafiere (in programma fino al 30 settembre) quale palcoscenico internazionale per una mostra di opere in pietra naturale realizzate da sette giovani designer del Paese segnato dal conflitto. E se un’impronta di marmo con fili intrecciati di color rosso che richiamano l’antica tecnica di filatura vyshyvanka simboleggia l’“Identità” dell’Ucraina, nel giardino di pietra trova spazio anche il “Seme”: una scultura tridimensionale ispirata alla pianta del girasole, da sempre simbolo di fertilità e prosperità per questo popolo, con al centro un albero della vita. Dal seme alla “Nascita”: un pannello e un tavolino costruiti su più strati e livelli di marmo. Il pannello ha al suo interno uno specchio, simbolo di riflessione, mentre la forma del tavolino inneggia all’inizio di una nuova vita. “Grano”, “Tempo” e “Stella” completano la mostra di “Vitalità Ucraina” e inneggiano la capacità di resilienza rispetto alle calamità e alla fame nel mondo (Grano), l’aspettativa di un futuro luminoso (Tempo) e la speranza di una vita pacificata (Stella). Tutte le opere sono state prodotte in Ucraina utilizzando solo scarti di marmo (Camouflage italiano, Rosso levante, bianco di Carrara, Palissandro, Calacatta verde, Estremoz, Nero Marquino) delle aziende Instech, azienda familiare ucraina specializzata nella lavorazione della pietra naturale e Ilab.design (emanazione della prima che si occupa di produzione e vendita di decorazioni in pietra naturale) che hanno organizzato e curato il trasporto fino a Veronafiere. Gli art6isti sono: Alisa Lysykh; Anna Manako; Oleksandr Kysil; Valeria Vari; Marianna Yeleiko; Roksolana Dudka e Alina Kravchuk. Tra i sostenitori di “Vitalità Ucraina” anche l’associazione Verona Vale.