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Ad Amman le nozze reali tra il principe e la saudita

Giovedì futuro re Hussein sposa Rajwa, amore ma anche politica

E' a sette punte la stella bianca degli Hascemiti che ancora oggi, un secolo dopo la cocente sconfitta nella battaglia contro i sauditi per il controllo di una parte della Penisola araba, sventolerà giovedì prossimo, ad Amman in Giordania, sopra le teste del futuro re Hussein e della futura regina Rajwa, in un matrimonio descritto da più parti come utile sia alla sopravvivenza della casa reale giordana, sia all'espansione dell'influenza saudita in Medio Oriente.
    E' quasi tutto pronto per celebrare le attesissime nozze reali nel lussuoso palazzo Zahran, nel centro moderno della capitale giordana, lì dove il defunto re Hussein, nonno dello sposo, si sposò per la prima volta nel 1955, dove incontrò pochi anni dopo lo Scià di Persia e dove, esattamente trent'anni fa, nel 1993, l'attuale re Abdallah di Giordania, allora principe, sposò l'attuale regina Rania.
    Il vessillo del regno di Giordania è sempre lì. Sventola alto e porta bene in evidenza le insegne di quello che fu il regno hascemita dell'Hijaz, cancellato tra il 1919 e il 1925 dalle conquiste delle forze saudite, acquartierate a Sudair, roccaforte della regione del Nejd. Queste erano allora guidate dal fondatore dello stesso regno che oggi, secondo diversi osservatori, col matrimonio tra il principe Hussein e Rajwa, originaria da parte di madre proprio di Sudair, intende estendere la sua influenza politica ben oltre la penisola araba, lambendo, tramite la profondità giordana, la costa mediterranea.
    Ma ad Amman si respira aria di festa. E per giovedì prossimo - che nella settimana musulmana è prefestivo ed equivale al nostro sabato - sono già pronte rigide misure di sicurezza. Ma il matrimonio dei reali hascemiti è un evento soprattutto nazionale e popolare.
    Per questo, in alcuni quartieri hanno montato dei maxi schermi per consentire alla folla di assistere al corteo nunziale, lungo 15 chilometri e scortato - proprio come avvenne 30 anni fa per il matrimonio di Abdallah e di Rania - dai Defender Land Rover rossi della guardia reale giordana.
    Hussein e Rajwa hanno la stessa età. Lei è di aprile e lui di giugno del 1994. E hanno fatto un percorso di studio negli Stati Uniti, dove si sono conosciuti. Lei, architetto, è figlia di Khaled Saif, uno degli imprenditori più influenti dell'Arabia Saudita, sposato con Azza Sudairi, del clan che, nel corso dei decenni, ha dominato la casa reale saudita.
    Ai Sudairi appartengono sia l'attuale re saudita Salman sia suo figlio, Muhamma ben Salman, principe ereditario e di fatto leader del regno petrolifero del Golfo. Esattamente un secolo fa, i sauditi cacciavano gli hascemiti dall'Hejaz, fertile regione costiera della Penisola araba, dove si trovano le città sante di Mecca e Medina. Nei turbolenti anni seguiti al crollo dell'impero ottomano e alla fine della prima guerra mondiale, gli hascemiti trovavano riparo, grazie ai britannici, prima in Siria, poi in Iraq e quindi nel regno di Transgiordania, l'attuale Giordania.
    Ma solo qui sono resistiti ai tumulti regionali. Anche grazie, secondo gli osservatori, a una sapiente strategia matrimoniale: re Abdallah ha sposato nel 1993 una palestinese, l'attuale regina Rania. La loro primogenita, la principessa Iman, lo scorso marzo, ha sposato un venezuelano di origine greca, convertitosi all'Islam per andare in contro all'esigenze di corte. E ora il principe Hussein, futuro re di Giordania, si unisce in nozze con la saudita-sudairi Rajwa.  
   

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