Anima holding ha registrato nei
nove mesi ricavi totali per 257 milioni (-24%), un utile ante
imposte di 134,6 milioni (-40%) e un utile netto di 86,6 milioni
di euro (-51%) mentre l'utile netto normalizzato (che non tiene
conto di costi o ricavi straordinari e/o non monetari, fra i
quali gli ammortamenti di intangibili a vita utile definita) è
stato pari a 115,2 milioni di euro (-36%).
La posizione finanziaria netta consolidata al 30 settembre
risulta negativa per 55,6 milioni (rispetto al dato positivo per
25,1 milioni di fine 2021) e riflette i dividendi pagati nel
mese di maggio per 95 milioni, imposte per 61 milioni e acquisti
di azioni proprie per 71 milioni.
Il gruppo ha dato il via oggi a un nuovo programma acquisti di
azioni proprie per un controvalore massimo pari a 30 milioni,
entro il 28 febbraio 2023. L'ultimo prezzo di chiusura delle
azioni della società, registrato il 4 novembre, è stato pari a
3,246 euro e a tale prezzo, il numero massimo di azioni che
potrebbe essere acquistato sarebbe di circa 9,2 milioni, pari al
2,7% circa del capitale.
"Il terzo trimestre si chiude con risultati economici che
mostrano ancora una volta la grande resilienza del gruppo Anima,
con commissioni fisse stabili rispetto ai nove mesi dell'anno
precedente e quindi solo parzialmente impattate dal calo
significativo degli AuM dovuto al persistente andamento negativo
dei
mercati. In linea con i risultati registrati e con la politica
di importante remunerazione per i nostri azionisti portata
avanti sinora, abbiamo deciso di lanciare in questo esercizio
una terza tranche di buyback per ulteriori 30 milioni di euro",
ha commentato Alessandro Melzi d'Eril, amministratore delegato
di Anima holding.
Il gruppo ha comunicato alla fine della scorsa settimana che la
raccolta dei nove mesi è stata pari a 0,8 miliardi (al netto
delle deleghe di ramo I) e il totale delle masse gestite a fine
settembre 2022 a a oltre 175 miliardi.
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