"L'economia mondiale ha perso il
suo slancio in seguito alla guerra di aggressione non provocata,
ingiustificabile e illegale della Russia contro l'Ucraina. La
crescita del Pil è ad un punto morto in numerose economie e gli
indicatori economici segnalano un prolungato rallentamento". Lo
afferma il segretario generale dell'Ocse, Mathias Cormann,
presentando a Parigi l'Interim Economic Outlook di settembre.
"Le pressioni inflazionistische già presenti quando l'economia
mondiale stava uscendo dalla pandemia sono state pesantemente
aggravate dalla guerra", prosegue Corman. "Questo - aggiunge -
ha causato ulteriormente l'innalzamento dei prezzi dell'energia
e delle derrate alimentari che minacciano il livello di vita
degli abitanti del mondo intero".
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