BlockFi resta schiacciata dal
peso del crollo Ftx e fa ricorso alla bancarotta assistita,
andando ad alimentare le tensioni sul mercato delle
criptovalute.
Salvata la scorsa estate proprio da Sam Bankman-Fried, il
fondatore ed ex amministratore delegato di Ftx, BlockFi è stata
costretta nelle ultime settimane a sospendere la possibilità di
ritiro degli asset da parte dei suoi clienti proprio a causa di
Ftx. I dubbi sulla sue capacità di sopravvivenza si sono diffusi
rapidamente fino ad arrivare al Chapter 11. Nella documentazione
depositata in tribunale, BlockFi fa riferimento a oltre 100.000
creditori e parla di asset e passività fino a 10 miliardi di
dollari.
Con la bancarotta assistita di BlockFi si allunga la lista
delle vittime eccellenti cadute a causa Ftx. Solo la scorsa
estate era valutata 4 miliardi di dollari: ora, invece, ha
gettato la spugna ed è rimasta con 257 milioni in contanti con i
quali continuare alcune operazioni durante il processo di
bancarotta.
BlockFi è stata fondata nel 2017 da Zac Prince e Flori
Marquez per rilasciare prestiti ai clienti che utilizzavano i
loro asset in criptovalute come collaterali. Nel 2021 aveva
depositi clienti per una cifra compresa in una forchetta fra i
14 e i 20 miliardi. Ad affondarla la sua "significativa
esposizione" a Ftx e Alameda Research, altra società di
Bankman-Fried. Un'esposizione che include anche una linea di
credito da 400 milioni da Ftx, con la quale la società di
bankman-Fried si era anche assicurata l'opazione di acquistarla.
Accordo ora a rischio con la bancarotta di Ftx, facendo tremare
le centinaia di migliaia di creditori di BlockFi e l'intero
settore cripto.
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