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Nicla Vassallo, violenza donne? Ci indigniamo poco

Nicla Vassallo, violenza donne? Ci indigniamo poco

La filosofa, priorità è educare giovani ai perchè e al dialogo

ROMA, 13 giugno 2021, 19:19

di Alessandra Magliaro

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Ragionare, dialogare, con eleganza, generosità, rispetto reciproco: Nicla Vassallo è una filosofa attiva, molto impegnata sia a livello accademico che pubblico ma non rinuncia a sottolineare con quei termini come il ruolo dell'intellettuale non possa prescinderne . "E pure indignarsi però, in Italia ci si indigna mi sembra troppo poco e invece di ragioni ce ne sono tantissime per farlo e quotidiane", dice all'ANSA l'autrice che sarà ospite e relatrice l'8 luglio al Festival Filosofi lungo l'Oglio, diretto da Francesca Nodari, alla XVI edizione, in programma fino al 23 luglio. Un messaggio di rinascita, quello che il Festival vuole lanciare con 26 stimolanti incontri itineranti lungo il fiume toccando Brescia, Bergamo e Cremona e 20 comuni nelle provincie di Brescia e Bergamo.Un'edizione quella 2021 che testimonia il bisogno di ripartenza culturale a oltre un anno dallo scoppio della pandemia. Il tema è Eros e Thánatos, Filosofa, docente (di Filosofia Teoretica all'Università di Genova poi prenderà un anno sabbatico), ricercatrice, Vassallo con la sua formazione anglosassone e la sua conoscenza più internazionale che italiana da qualche anno sta testimoniando un attivismo prezioso. E se si può dire anche 'moderno' andando incontro ai mezzi di cui si è oggi a disposizione per comunicare, soprattutto ai più giovani, come i social e i video su YouTube. "Con Carla Signoris ho fatto un 'duetto' video, un dialogo su donne violentate e uomini violentatori in cui si parte dal raccontare la misoginia estrema di filosofi come Heidegger e Nietzsche per parlare di femminicidi e della grandissima enorme tragedia della violenza domestica sulle donne e le bambine durante il lockdown", dice Vassallo che fa riferimento al report The Impact of Covid-19 on Women, pubblicato dalle Nazioni Unite.
    "Per citare Dante 'Fatte non foste a viver come brute', noi donne non siamo da brutalizzare, in termini di violenza fisica, intellettuale, culturale, a noi ci debbono essere riconosciute pari dignità sempre e per questo bisogna non smettere di lottare cercando sopra a tutto il dialogo. Una piaga come il femminicidio, la violenza di genere deve fare indignare tutti, uomini e donne di continuo, c'è rischio assuefazione, che dalla pagina di cronaca nera scivoli via subito dopo nel dimenticatoio", spiega Vassallo.
    E il ruolo dell'intellettuale? "Il ruolo della filosofia sana va nella direzione contraria al narcisismo, non bisogna essere seduttivi ma incisivi. La filosofia è dialogo, domande e risposte. Per questo - prosegue - ritengo fondamentale utilizzare i nuovi mezzi, usare i social ma non alla Fedez perchè la libertà di espressione non è dire ciò che vogliamo ma fare affermazioni responsabili su cui si può argomentare e dimostrare verità. In questo senso la priorità che sento è la necessità - aggiunge - di educare i giovani a ragionare, che vuol dire educare alla meraviglia, dunque alla conoscenza, dunque al perchè".
    Tra le tante domande da porsi molte riguardano la condizione delle donne, il gender gap, " si leggono dati terrificanti sulle disuguaglianze di genere, dallo stipendio di un laureato maschio del 30,6% maggiore di una collega donna, alla storica mancanza di coach donne nella pallavolo italiana per fare due esempi lontani e la pandemia ha amplificato tutto questo, per questo una campagna come No Women No Panel, Senza donne non se ne parla, per portare equilibrio in tv, ai convegni, ovunque, ideata dalla commissaria europea all'innovazione Mariya Gabriel è la classica piccola grande cosa che può cambiare la società. E tante altre sono le attività da fare in questa direzione". Nicla Vassallo, che pur non considerandosi un'attivista, s'impegna da sempre a favore dei diritti umani e civili e contro le violenze sulle donne, collaborando a Isem-Cnr per gli studi di genere, alla Fondazione Onda e alla Fondazione Basso. E siccome la pensa come Socrate, ossia che la scrittura ferma la parola e dunque confronto e dialettica, da qualche tempo realizza dialoghi e video con altri intellettuali, come Eva Cantarella, Melania Mazzucco, Giacomo Marramao sui temi più urgenti.
   

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