A distanza di cinquant'anni da una
piccola personale dell'artista inglese organizzata dallo Studio
La Città di Hélène de Franchis, Palazzo Bentivoglio apre a
Bologna i suoi spazi dedicati alle mostre ad un percorso
monografico su Patrick Procktor (1936-2003), protagonista
tuttora poco noto del panorama artistico londinese degli anni
Sessanta e Settanta. 'A view from a window' è il tema della
mostra allestita dal 3 dicembre al 5 febbraio e aperta tutti i
weekend, che si sviluppa a partire da un nucleo di opere della
collezione permanente di Palazzo Bentivoglio e presenta al
pubblico una selezione di una sessantina di lavori, fra dipinti,
acquerelli e disegni, datati dai primi anni Sessanta ai primi
anni Novanta, alcuni dei quali già esposti a Bologna nel 1972. I
prestiti giungono in gran parte da collezioni private italiane e
inglesi.
Procktor fu marxista e snob, omosessuale e padre di famiglia,
viaggiatore in luoghi esotici e assiduo frequentatore di
Venezia, riuscendo a tracciare una parabola seducente e
altamente personale nel campo della figurazione, dagli esordi
sperimentali, sulla scorta di Bacon e Vaughan, alle reciproche
influenze con il sodale Hockney, fino a giungere presto a una
cifra stilistica ben riconoscibile. Tanto in pittura quanto nel
medium privilegiato dell'acquerello, Procktor è stato capace di
caricare di tensioni nuove e personali i generi tradizionali del
ritratto e del paesaggio, calandoli nell'autobiografia e
mettendoli in discussione, in un costante gioco ironico tra
profondità della rappresentazione e valori di superficie. A
mettersi in posa sul divano della casa di Manchester Street, per
venire catturati con sottigliezze a volte deformanti, sono gli
amici intellettuali, i figli, i colleghi artisti e gli amanti,
mentre la geografia dei suoi spostamenti fra Londra, l'Italia,
il Marocco, l'Egitto, la Cina, viene registrata da una vasta
produzione di fogli di viaggio. Il titolo vuole sottolineare il
carattere peculiare e soggettivo di una ricerca ostinatamente
figurativa, connotata da grande indipendenza, per quanto del
tutto calata nel suo tempo: una porzione di mondo, come quella -
appunto - visibile ad apertura di finestra.
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