(ANSA) - ROMA, 02 DIC - "Dalla prima metà di gennaio
inizieremo a scrivere la nuova legge delega, implementando ciò
che era previsto nella scorsa Legislatura" e "lavoreremo
affinché, entro il 15 febbraio 2023, arrivi all'attenzione del
Parlamento la nostra ipotesi di delega per un fisco più equo e
giusto". Parola del viceministro dell'Economia Maurizio Leo, che
ha preso parte oggi al congresso nazionale di Unagraco (uno dei
sindacati dei commercialisti), a Bari, ribadendo che quello del
governo non è un condono, bensì "una tregua fiscale", attuata
"azzerando le cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro, di
difficile esigibilità, e prevedendo rateazioni e sanzioni al 5%
per aiutare concretamente i contribuenti a onorare i debiti con
il fisco". A giudizio del presidente del Consiglio nazionale dei
commercialisti Elbano de Nuccio, comunque, la riforma tributaria
"non può limitarsi alla rimodulazione delle aliquote Irpef e
alla graduale eliminazione dell'Irap", ma "deve essere una leva
per la ripresa economica delle imprese", mentre il deputato di
FdI Andrea de Bertoldi ha parlato della necessità di usare "la
leva fiscale per favorire gli investimenti nell'economia reale
del Paese, in particolare nelle Pmi", perimetro nel quale
"possono essere ricomprese le Casse di previdenza dei
professionisti". Per il presidente di Unagraco Giuseppe Diretto,
infine, "serve un 'nuovo patto tributario' per l'Italia che
preveda la riduzione della pressione fiscale per famiglie,
imprese e lavoratori autonomi" e "idee concrete come
l'estensione del regime forfettario a tutte le Partite Iva fino
a 85.000 euro di fatturato annuo". (ANSA).