(ANSA) - LUBIANA, 24 SET - Il governo sloveno sembra aver
ammorbidito le proprie posizioni riguardo la legge sulle
comunicazioni elettroniche, in contrasto con l'esecutivo
precedente del premier conservatore Janez Janša, che voleva
escludere progressivamente le apparecchiature Huawei dal mercato
delle infrastrutture di telecomunicazioni, in linea con gli
interessi degli Stati Uniti. Dopo che il governo Jansa aveva
pianificato di etichettare come ad alto rischio i fornitori
cinesi per escluderli dalla partecipazione a future gare di
appalto per la rete 5G, l'attuale esecutivo di orientamento
liberale guidato da Robert Golob ha adottato in commissione
parlamentare la proposta di una nuova legge sulle comunicazioni
elettroniche. Secondo le nuove disposizioni, che seguono le orme
di Germania, Austria e Finlandia, si va verso la neutralità
tecnologica come previsto anche dalle norme europee, mossa che
permetterà ai colossi tecnologici cinesi di rientrare nelle gare
d'appalto. Come ha affermato l'ufficio governativo per la
comunicazione, in merito alla questione della sua posizione nei
confronti di Huawei e dei suoi interessi nella fornitura di
apparecchiature per telecomunicazioni nella creazione di una
rete 5G sul territorio dell'Ue, "chiariamo che deve essere
garantita a tutti i fornitori parità di condizioni e che il
governo non ha alcuna posizione prefabbricata nei confronti di
alcun fornitore, effettivo o potenziale, di apparecchiature per
le telecomunicazioni". La legge in questione è già stata
discussa in commissione e sarà votata dall'Assemblea nazionale
nei prossimi giorni. (ANSA).
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