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Ungheria: relatrice Verdi a Pe, dubbi su presidenza turno Ue

Ungheria: relatrice Verdi a Pe, dubbi su presidenza turno Ue

Fonti Ppe, 'stop a presidenza infattibile'

BRUXELLES, 26 maggio 2023, 16:15

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

"Il primo luglio 2024, per la prima volta, uno Stato membro sottoposto alla procedura dell'articolo 7 assumerà la presidenza del Consiglio dell'Ue.

Dato che la situazione dello stato di diritto si deteriora costantemente in Ungheria, è dovere del Parlamento europeo chiedersi se il governo ungherese sarà in grado di assumere il ruolo". Lo scrive in un tweet la relatrice al Parlamento europeo sulla situazione dello stato di diritto in Ungheria, Gwendoline Delbos-Corfield (Verdi). Sul tema, il Parlamento europeo dovrà votare la settimana prossima una proposta di risoluzione in cui si solleva la questione dell'adeguatezza dell'esecutivo di Viktor Orban di detenere la presidenza del Consiglio dell'Ue, che spetta ogni sei mesi a ciascuno Stato membro, "alla luce - si legge nella bozza - del mancato rispetto del diritto dell'Ue e dei valori sanciti dall'articolo 2 Tue nonché del principio di leale cooperazione". Nel 2018 il Parlamento europeo ha avviato nei confronti di Budapest la procedura prevista all'articolo 7 del Trattato sull'Ue, che in ultima analisi potrebbe portare alla sospensione del suo diritto di voto nell'ambito del Consiglio Ue.

L'Eurocamera si appresta a votare una risoluzione sulle violazioni dello stato di diritto in Ungheria e sul congelamento dei fondi, atteso per la mini-plenaria del Parlamento europeo settimana prossima, ma dietro all'accordo tra i gruppi si nasconderebbero interpretazioni molto diverse. Fonti interne ai popolari del Ppe fanno sapere che l'eventualità di escludere Budapest dalla presidente di turno sarebbe "infattibile" e "non è presa realmente in considerazione". Sebbene ci sia un accordo generale tra i socialisti di S&D, popolari e verdi sul testo in cui gli eurodeputati "si chiedono come l'Ungheria sia in grado di adempiere" ai compiti relativa alla presidenza del Consiglio Ue "alla luce del mancato rispetto del diritto dell'Ue e dei valori sanciti dall'articolo 2 dei Trattati nonché del principio di leale cooperazione", i gruppi sono ancora divisi sulle conseguenze del testo stesso. Per i Verdi si tratterebbe di un primo passo per impedire a Budapest di ottenere la presidenza di turno del Consiglio Ue, eventualità caldeggiata anche dell'europarlamentare tedesco Daniel Freund che via Twitter: "Non ci si può fidare di Budapest, nessuna presidenza del Consiglio per gli autocrati". Tra i popolari invece l'interpretazione del testo, è diversa, fonti interne alla presidenza del Ppe confermano che la relazione è interpretata come un segnale d'avviso al Consiglio Ue sui rischi legati al ruolo dell'Ungheria nel coordinamento dei dossier alto livello.

Divisi sul voto anche i deputati italiani. favorevoli gli S&D, tradizionalmente critici delle posizioni ungheresi. Orientati invece verso il voto contrario Lega e FdI, i cui gruppi europei sono ancora alla fase dello studio della bozza ma le cui posizioni su temi simili in passato sono state di sostegno a Budapest.

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