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Wartsila: la battaglia continua, attesa per il tribunale

Il 21/9 udienza sindacati. 'Dl Aiuti non supera illegittimità'

17 settembre, 18:41
Wartsila: battaglia continua, attesa per tribunale Wartsila: battaglia continua, attesa per tribunale

 (di Alice Fumis) Continua, e su più fronti, la battaglia per salvare i 450 posti di lavoro messi a rischio dalla procedura avviata da Wartsila nello stabilimento di San Dorligo della Valle. Una battaglia che vede alleati lavoratori, sindacati e istituzioni contro lo stop alla produzione annunciato dalla multinazionale a favore di una delocalizzazione in Finlandia. La vertenza è sul tavolo del Mise e ieri il governo ha approvato un emendamento al decreto Aiuti ter che inasprisce le norme sulle delocalizzazioni. Si procede quindi uniti a tutela dello stabilimento, con azioni politiche, sindacali e legali. Ed è in particolare su quest'ultimo aspetto che si concentrano nell'immediato le speranze di lavoratori e sindacati. La prossima settimana potrebbe arrivare la decisione del giudice del lavoro del Tribunale di Trieste al quale le organizzazioni sindacali hanno presentato ricorso per comportamento antisindacale da parte dell'azienda. L'udienza, dopo un primo rinvio, è in programma il 21 settembre. "Siamo molto convinti delle nostre ragioni", ha ribadito il legale rappresentante dei sindacati, Vincenzo Martino. La decisione del giudice, secondo le previsioni dell'avvocato, sarà resa nei giorni immediatamente successivi. Al ricorso dei sindacati si è unita anche la Regione Friuli Venezia Giulia, che a sua volta ha presentato un esposto contro la procedura: l'udienza in questo caso è fissata per il 28 settembre e, secondo il giuslavorista Adalberto Perulli che ha redatto il ricorso della Regione, la stretta sulle delocalizzazioni non dovrebbe portare a cambiamenti sostanziali nell'iter, perché l'emendamento "non supera i profili di illegittimità" costituzionale sollevati nell'atto. Anche in questo caso i tempi per la decisione non dovrebbero essere lunghi, stima Perulli. Se il ricorso venisse accolto, aggiunge, "il giudice dovrebbe sospendere il procedimento e con un provvedimento a latere dovrebbe anche invalidare la procedura posta in essere da Wartsila": un caso "primo e unico" che farebbe giurisprudenza. Gli "alleati" si muovono dunque insieme, un passo per volta. Ma le indicazioni del dl Aiuti Ter "caricano di ancor maggior significato l'iniziativa giudiziaria delle organizzazioni sindacali", conclude Martino: "se il giudice del lavoro dovesse annullare o revocare la procedura come effetto della condotta antisindacale, allora le disposizioni" del decreto "anche se retroattive si dovrebbero applicare anche a Wartsila". Fuori dal tribunale, continua intanto il presidio dei lavoratori davanti ai cancelli dello stabilimento, mentre al largo di Trieste è ferma da tre settimane l'Uhl Fusion, nave incaricata dalla Daewoo di ritirare 12 motori prodotti alla Wartsila. In caso di attracco, hanno promesso i sindacati, scatteranno presidi e scioperi, anche al porto. (ANSA). FMS/

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