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La logistica sarà predittiva, come il frigo di una casa domotica

Falteri, magazzini approvvigionati in automatico

08 ottobre, 08:56
(ANSA) - GENOVA, 07 OTT - "Il connubio fra infrastruttura fisica e digitale permette di fare sì che la digitalizzazione internet e intranet applicate alla logistica possano migliorare lo scambio dati fra i vari anelli della filiera, quindi fra chi produce le merci e chi le fa viaggiare, le piattaforme logistiche, i porti, gli interporti". Davide Falteri, presidente del consorzio Global, sintetizza così il tema al centro del convegno "Infrastrutture digitali e logistica predittiva: strategie, rischi, opportunità nello scambio dati della supply chain del trasporto" che oggi ha visto riuniti a Genova, a palazzo della Meridiana, esponenti di istituzioni, associazioni, imprese ed esperti della filiera.

"L'obiettivo è creare una logistica predittiva simile a quella del frigo di casa collegato in domotica, che quando mancano i prodotti al suo interno fa la lista della spesa. Nei magazzini vuol dire che quando mancano le merci c'è un contatto diretto con chi le produce, quindi l'approvvigionamento diventa più veloce ed efficiente" continua Falteri che pensa ad un porto fisico e uno digitale e fra i passi già in corso cita anche la geolocalizzazione delle flotte di tir. Il comandante della Capitaneria del porto di Genova, Sergio Liardo cita fra l'altro, in tema di digitalizzazione, il processo del pre-clearing che permette di sdoganare le merci prima che arrivino in porto, accelerando le operazioni, mentre Emmanuel Becker, consigliere delegato di Equinox, ricorda che a Genova arriva il cavo sottomarino 2Africa, che consentirà la connessione di 3 miliardi di persone.

"E' arrivato a gennaio e sono già collegati alcuni dei 33 Paesi. Il progetto durerà da due a tre anni" spiega e anticipa: "Il grande porto digitale degli ultimi dieci anni del Sud Europa era Marsiglia, che rappresentava un traffico molto importante. A Genova il nostro obiettivo, con tutti i cavi che arrivano, è portare in meno di tre anni più traffico di quello che Marsiglia è riuscita a portare in 14 anni: 1.200 terabyte al secondo che porteremo in Italia da e verso tutti i Paesi: come se il porto di Genova diventasse dieci volte quello attuale".

Anche il sindaco Marco Bucci sottolinea: "Il fatto che ci siano già i cavi sottomarini internet che sbarcano a Genova è un valore enorme rispetto alle infrastrutture del futuro".

Detto questo i dati vanno protetti. "Il settore dei trasporti è particolarmente sensibile agli attacchi cyber perché è cruciale per l'economia del Paese" dice Paola Girdinio, presidente di Start 4.0, e la difesa non è solo tecnologia, visto che "il 92% degli attacchi cyber derivano dall'errore umano". (ANSA).

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