"Quando l'umanità e la competenza dei
nostri uffici fanno la differenza", un senza fissa dimora ha
ritrovato la propria famiglia grazie agli operatori del nono
municipio della Capitale. Durante lo sgombero del seminterrato
dell'immobile di largo Cannella a Spinaceto, gli uffici del
Municipio Roma IX Eur, e un operaio della ditta municipale
"hanno interloquito in rumeno con una persona senza fissa dimora
che lì dormiva da tempo e senza memoria. L'operaio ha messo la
foto di quella persona sui gruppi social di connazionali cosa
che ha consentito alla sua famiglia, che lo credeva morto, di
riconoscerlo e alla figlia di salutarlo attraverso una
videochiamata", così racconta la presidente Titti Di Salvo.
"I nostri uffici l'hanno poi accompagnato alla Casa di Heidi,
la casa del
nostro Municipio di accoglienza notturna dei senza fissa dimora
in cui il servizio è gestito dalla Comunità di Sant'Egidio. Ora
la famiglia verrà a prenderlo per riportarlo a casa - ha
spiegato la minisindaca - . Mi è sembrato giusto far conoscere
questa storia e ringraziare pubblicamente i volontari di
S'Egidio e i nostri uffici per l'umanità con cui svolgono il
loro lavoro, con quello spirito di servizio, cura e
quell'attenzione nei confronti delle persone che onora il lavoro
pubblico".
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