La Uiltucs di Latina, il sindacato
che segue ormai da mesi gli ex dipendenti delle coop Karibu e
Consorzio Aid riferibili ai parenti del deputato Aboubakar
Soumahoro, ha incontrato questa mattina il prefetto Maurizio
Falco, e gli ha ribadito "la necessità urgente" del pagamento
degli stipendi arretrati e "la ricollocazione dei lavoratori
nelle società nuove affidatarie, dopo l'azzeramento degli
appalti applicato dalla Prefettura". Per questo è stato chiesto
un tavolo a cui vengano convocati "sia i soggetti affidatari dei
servizi e altri operatori della provincia che operano nel
comparto dell'accoglienza", sia "le associazioni datoriali". Il
prefetto, si legge in un documento del sindacato, si è "reso
disponibile nel rispetto dei principi della moral suasion a
farsi garante del buon andamento della procedura di affidamento
pubblico".
"Abbiamo ufficializzato le nostre richieste, le criticità che
riteniamo opportuno affrontare nell'incontro che sarà fissato a
breve - il commento del sindacato - Come Uiltucs Latina, oltre
alle problematiche causate dalle Coop Karibu e Aid, abbiamo la
necessità di rispristinare e sensibilizzare un modello di
politiche nel settore dell'accoglienza e integrazione diverso,
virtuoso e soprattutto dignitoso per i lavoratori. Il settore,
le cooperative, i soggetti che gestiscono i progetti possono e
devono tener conto di questa forza-lavoro devastata da una
cattiva gestione (parliamo di Karibu e Aid). I lavoratori non
possiamo perderli e abbandonarli: devono essere ricollocati nel
settore. Ognuno per il proprio ruolo deve fare la sua parte: lo
spazio occupazionale esiste, il tavolo istituzionale che
chiediamo è con tutte le parti del comparto accoglienza, e deve
servire a voltare una brutta pagina della nostra provincia.
L'obiettivo e' ricollocare i veri addetti dell'accoglienza e
dell'integrazione - conclude la Uiltucs - i soli che hanno
gestito con professionalità e hanno pagato il prezzo piu' alto
della cattiva gestione delle cooperative".
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