Pugno duro dell'azienda capitolina
dei trasporti della capitale che ha opposto un deciso no alla
'valanga' di richieste arrivate dai dipendenti per effettuare lo
spoglio elettorale in programma a partire dalle 23 di domenica
prossima. All'azienda, come anticipato oggi dal Corriere, sono
arrivate 1.159 richieste per aspiranti rappresentanti di lista,
scrutatori e presidenti di seggio, con il rischio di una
defezione di 1.229 unità. Tra questi ci sarebbero 915 autisti e
- come tutti gli altri che hanno presentato l'istanza
all'azienda capitolina - sarebbero assenti dal servizio per tre
giorni, dal 25 al 27 settembre. Ma ciò comporterebbe un blocco
del servizio di trasporto pubblico locale. Per questo il
direttore generale di Atac, Alberto Zorzan, ha scritto
all'assessore alla Mobilità, Eugenio Patané, al sindaco Roberto
Gualtieri e al prefetto Matteo Piantedosi in cui si sottolinea
che «la concessione di tali permessi comporterebbe l'assenza dei
lavoratori interessati per le giornate dal 25 al 27 settembre in
quanto, oltre alle assenze dei giorni strettamente interessati
dalle operazioni elettorali, è altresì necessario
successivamente prevedere ulteriori giorni di assenza per
garantire il recupero delle giornate di riposo del personale
impegnato nei seggi" Ecco perchè da Atac arriva il convinto no:
l'azienda capitolina «non concederà i permessi ai dipendenti
incaricati di svolgere funzioni di rappresentanti di lista
mentre garantirà ai componenti degli uffici elettorali la
possibilità di adempiere le loro funzioni». Quindi istanza
approvata soltanto per 70 dei 1.229 lavoratori
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