"L'equilibrio è il segreto per
un successo duraturo". Parola di Luigi Busà, che di successo ne
sa qualcosa: nel 2006 è diventato il più giovane campione del
mondo della World Karate Federation, per poi vincere in carriera
un oro olimpico - il primo italiano nella storia della
disciplina -, due ori mondiali e cinque europei. E dopo 22 anni
di combattimenti, ha pubblicato un libro "La forza e il
controllo. Lezioni di vita sul tatami" (Longanesi) presentato
oggi a Pordenonelegge.
"Scriverlo non è stato facile: ho dovuto soffrire nel
rivivere il dolore che ho provato in passato per raccontarlo e
lanciare un messaggio utile per i ragazzi e gli adulti". "Le
reazioni delle persone mi stanno sorprendendo. Io per primo
credevo nel libro, ma non mi aspettavo che le persone avrebbero
provato emozioni così potenti leggendolo. La vittoria più grande
è quando coloro che non hanno nulla a che fare con lo sport mi
raccontano che il libro li ha colpiti e li sta aiutando nella
vita di tutti i giorni".
Busà non nasconde le sue ambizioni: in primis un obiettivo
sportivo, il mondiale di karatè a Budapest, e poi uno
istituzionale: "Stimo tantissimo Giovanni Malagò e la sua
capacità di essere sempre presente nei confronti degli sportivi
italiani. Avere un riferimento come lui è utilissimo, e un
giorno mi piacerebbe ricoprire il suo stesso ruolo diventando
presidente del Coni".
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