Il diplomatico ha rivolto un plauso al sistema della ricerca e del mondo universitario che hanno avuto "un ruolo di rilievo" nei lavori dell'evento promosso dalla Vitale Onlus, grazie alla realtà scientifiche di Trieste.
Nel corso di un incontro all'Area Science Park di Padriciano (Trieste), cui hanno partecipato, tra gli altri, Giorgio Paolucci di Elettra Sicrotrone, Nicola Casagli, presidente Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) e Marianna Maculan dell'ICGEB, è stato presentato all'ambasciatore Cassese il progetto North Adriatic Hydrogen Valley che ha l'obiettivo di contribuire alla transizione verso un ecosistema integrato che coinvolga i settori energia, industria e trasporti e, questo, nello sviluppo di una filiera dell'idrogeno.
Di diplomazia, cooperazione e Blue economy nel nuovo scacchiere geopolitico si è parlato in Prefettura a Trieste dove sono intervenuti, oltre allo stesso Cassese, Zeno D'Agostino, presidente Autorità Sistema Portuale Mare Adriatico Orientale, Mounir Ghribi, direttore della Cooperazione internazionale e promozione ricerca di OGS, Filippo Giorgi, climatologo e Premio Nobel per la Pace, Pierpaolo Ribuffo, comandante Marittimo Nord e Caterina Petrillo, presidente di Area Science Park.
Per Roberto Vitale, presidente della Vitale Onlus, e del simposio internazionale GeoAdriatico, "l'identità multietnica e multiconfessionale del capoluogo del Friuli Venezia Giulia costruito attraverso secoli di pacifica convivenza tra diverse culture e religioni vuole essere un esempio di integrazione e dialogo internazionale, e, con GeoAdriatico, un laboratorio unico al mondo".
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