"Abbiamo attivato questa misura di aiuto grazie al nostro 'fondo sviluppo soci' pensato proprio per situazioni di questo genere".
I problemi dei soci produttori si sommano a quelli della cooperativa che ha il compito di vendere e commercializzare piante e fiori in Italia (per l'80%) e all'estero (20%), vendendo per circa il 60% alla grande distribuzione. "Noi abbiamo anche il compito - spiega Bartoli - di conservare piante e soprattutto fiori recisi nei nostri frigoriferi, con un grande consumo di energia elettrica. La nostra bolletta è passata da circa 60mila euro annui a 300mila euro l'anno. Per questo motivo abbiamo deciso di accelerare sul nostro progetto di installare pannelli solari sul tetto del magazzino per produrre 120 Kw".
Giuseppe Gori, presidente di Confcooperative Toscana Nord, spiega che "in queste settimane stiamo raccogliendo notizie sempre più allarmanti dalle nostre cooperative che, come Flora Toscana, si trovano a dover gestire costi molto più alti di quanto previsto. Anche le imprese cooperative e noi come associazione di rappresentanza ci uniamo alle richieste di intervento urgente che arrivano da altri comparti produttivi.
Non c'è più tempo da perdere, c'è bisogno di dare subito liquidità e supporto alle aziende per scongiurare una drammatica contrazione del nostro prezioso tessuto produttivo".
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