"Il cibo sintetico può mettere a
rischio la biodiversità e compromettere il nostro sistema
agroalimentare. Senza tener conto dei rischi alla salute
derivanti dal consumo di cibi ottenuti in laboratorio. Con la
delibera approvata oggi, a firma mia e del Presidente De Luca,
la Campania prende una posizione chiara nei confronti di norme
che, già ad inizio 2023, potrebbero essere introdotte in Ue con
i primi prodotti autorizzati da Efsa e Commissione Ue". Lo ha
detto l'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola
Caputo, a margine della Giunta regionale che ha visto
l'approvazione della delibera sui pericoli connessi alla
produzione, l'uso e la commercializzazione di nuovi alimenti non
tradizionali. "Condividiamo - ha continuato l'assessore
Caputo - la petizione promossa dalle Organizzazioni
professionali agricole, in particolare Coldiretti, e da altre
associazioni del comparto agroalimentare. Lavoreremo ad
iniziative di informazione e sensibilizzazione attinenti ai
pericoli del cibo sintetico, sia sotto il profilo sanitario, sia
per gli aspetti ambientali e culturali". Il cosiddetto cibo
sintetico si riferisce ad un modello produttivo del tutto avulso
dalle identità e dalle specificità territoriali locali. "Il
rischio, peraltro, è di marginalizzare anche le nostre
produzioni tradizionali connesse alle varietà tipiche e
distintive, e alla biodiversità dei tanti agroecosistemi di cui
la Regione Campania è ricca. Non vogliamo - conclude Caputo -
latte senza mucche e pesce senza mari nella nostra regione".
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