Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Fipe, per 74% giusto takeaway del cibo non consumato al ristorante

Il 70% ritiene positive iniziative degli esercizi contro spreco

Redazione ANSA ROMA

 - "Se è vero che oltre un italiano su quattro ritiene ancora disdicevole e umiliante chiedere ai ristoratori di poter portare con sé gli alimenti non consumati durante il pasto, è anche vero che il 74% dei consumatori la ritiene una pratica giusta, necessaria e naturale". E' quanto dichiara Fipe-Confcommercio (Federazione italiana pubblici esercizi) in occasione della Giornata mondiale dell'Alimentazione del 16 ottobre e sulla base di dati raccolti da Waste Watcher International.

Fipe sostiene che "la cultura antispreco passa sempre di più dai ristoranti". Secondo la Federazione "sono in costante crescita, infatti, i locali che non solo danno la possibilità ai clienti di portare a casa il cibo che non consumano, ma invitano espressamente i clienti a farlo, per far superare loro remore e imbarazzi". "In testa- sottolineano- i locali che hanno aderito al progetto "Rimpiattino", lanciato da Fipe-Confcommercio nell'ottobre 2018", iniziativa- spiegano- "per dare un segnale concreto di un cambiamento culturale nel modo di contrastare lo spreco alimentare nei consumi fuori casa" e che ha dato "addio alla Doggy Bag per un contenitore elegante, sobrio e sostenibile, per portare a casa il cibo non consumato superando quell'imbarazzo che spesso è la prima causa che non porta ad assumere atteggiamenti virtuosi". Fipe fa presente inoltre che "le iniziative portate del mondo della ristorazione contro lo spreco alimentare rappresentano un fattore qualificante per i locali stessi, il 70% dei cittadini le ritiene positive e il 22% arriva addirittura a scegliere il locale sulla base di queste iniziative".

 

"Il lavoro portato avanti negli ultimi anni da Fipe-Confcommercio - afferma il presidente della Federazione italiana Pubblici esercizi, Lino Enrico Stoppani - per promuovere e incentivare l'asporto dei cibi e delle bevande non interamente consumate al tavolo sta dando i suoi frutti. Le persone che si sentono in imbarazzo al momento di chiedere quella che una volta veniva impropriamente definita Doggy Bag sono sempre meno e questo è merito sia del personale di sala che spinge in questa direzione, senza timore di offendere nessuno, sia del progetto Rimpiattino ideato da Fipe-Confcommercio in collaborazione con Comieco". (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie