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Energia: pasta in 2 minuti, cresce moda della cottura passiva

Campagna social Barilla, è gesto d'amore per pianeta, sì da molti chef

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 06 OTT - Per una famiglia cucinare è la quarta attività a più alto consumo energetico. Coi rincari delle bollette, ci sono però piccoli gesti quotidiani, che possono aiutare a ridurre i consumi e combattere il cambiamento climatico. Barilla, attraverso una campagna social, vuole incoraggiare i pasta lover "a prendere parte a una rivoluzione ecologica e a compiere un piccolo gesto d'amore per il pianeta", praticando la cottura passiva. Una tecnica già suggerita e dal premio Nobel Giorgio Parisi e condivisa da diversi chef, tra i quali Davide Oldani chef del Ristorante D'O, 2 Stelle Michelin (e la Stella Verde Michelin, per l'impegno nella cucina sostenibile). Si tratta di far bollire la pasta per 2 minuti per poi spegnere il fuoco e lasciar cuocere passivamente la pasta nell'acqua calda, coprendo la pentola con un coperchio durante il tempo consigliato, per poi scolare la pastasciutta. La cottura passiva convenzionale esiste da centinaia di anni, ma oggi l'azienda invita i pasta lovers a rivisitarla in chiave moderna. "Abbiamo a cuore il mondo in cui viviamo e ci impegniamo quotidianamente per ridurre il nostro impatto sul pianeta. Lavoriamo costantemente per migliorare l'efficienza dei nostri processi produttivi, riducendo il nostro impatto in termini di emissioni di CO2 equivalenti e di consumo d'acqua" sottolinea l'azienda alimentare di Parma. "Sentii parlare di cottura passiva - ricorda Jacopo Malpeli, chef dell'Osteria del Viandante - per la prima volta nel 2004 in Alma dall'indimenticabile Gualtiero Marchesi. Il basso livello di stress a cui la pasta veniva sottoposta, rispetto alla cottura tradizionale, si tramutava in una minore dispersione di amido e glutine utilissimi per "risottare" la pasta. Un "dente" perfetto e di più facile controllo, ed una pasta che mantiene maggiormente le sue proprietà nutritive". Per Sara Roversi, fondatrice e presidente del Future Food Institute "è magnifico vedere i leader del settore coinvolti nel dibattito sulla crisi climatica. Azioni concrete come la Cottura Passiva rappresentano un piccolo e semplice cambiamento che ognuno di noi può compiere". (ANSA).

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