La sceltta della Fortezza ha permesso a Taste di crescere e ampliarsi in un percorso espositivo che include varie aree. "Il passaggio dalla Stazione Leopolda alla Fortezza da Basso, che si è reso necessario durante la pandemia - dice Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine - ci ha offerto l'occasione giusta per far esprimere al salone tutto il suo potenziale. La nuova scenografia è piaciuta in primis alle aziende: il 90% dei partecipanti alla scorsa edizione tornerà nel 2023. I nuovi ingressi sono stati invece selezionati con il rigore di sempre con uno scouting diretto o valutando le oltre 250 richieste di partecipazione che ci sono pervenute".
Jazzy Taste è il tema della campagna di lancio della manifestazione, che preannuncia un ritmo ritrovato: dopo lo stop obbligato tornano le degustazioni in tutti gli stand, mentre al piano terra ci sarà un'area speciale dedicata agli amari con una selezione di etichette artigianali che rappresentano l'eccellenza del made in Italy. Ma il tema di questa edizione è la pasta: Taste offrirà un viaggio speciale alla scoperta delle esperienze e sfaccettature del mondo della pasta, e dei nomi di alcuni importanti pastifici. Il tema inoltre verrà declinato con un'installazione e dei dibattiti sulla pasta secca, il legame con la moda. Ci sarà anche un dibattito sull'imprenditoria agricola da una prospettiva femminile.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA