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A Wahington folla di vip per 30/o Cafe Milano

A Wahington folla di vip per 30/o Cafe Milano

Biden si congratula Il locale dei potenti a Dc. Patron Nuschese, siamo bipartisan

WASHINGTON, 14 novembre 2022, 18:24

(di Claudio Salvalaggio)

ANSACheck

Trentesimo anniversario Cafe Milano a Washington - RIPRODUZIONE RISERVATA

Trentesimo anniversario Cafe Milano a Washington - RIPRODUZIONE RISERVATA
Trentesimo anniversario Cafe Milano a Washington - RIPRODUZIONE RISERVATA

 WASHINGTON- Bagno di folla vip venerdì sera per il 30/mo anniversario del 'Cafe Milano' di Washington, il più celebre ristorante italiano della capitale, meta preferita di capi di stato e teste coronate, ministri e diplomatici, star dello spettacolo e leggende dello sport, miliardari e giornalisti. E crocevia bipartisan della politica americana, "unico luogo dove repubblicani e democratici non litigano", come ha scherzato una reporter di The Hill e come invitano a fare all'ingresso le caricature dell'Elefante e dell'Asinello, i simboli dei due partiti. Per l'occasione il patron del locale e festeggiato speciale Franco Nuschese ha ricevuto anche una lettera di congratulazioni firmata dal presidente Joe Biden, che da vicepresidente veniva qui spesso da solo o con la moglie italo-americana Jill a mangiare i capellini al pomodoro, il suo piatto preferito. Pure la sindaca afroamericana Muriel Bowser, salita sul palco dopo la terza rielezione, gli ha reso omaggio consegnandogli un riconoscimento speciale.

Ricco e variegato il parterre di una cerimonia condotta dall'anchor di Abc Jonathan Karl, con special guest il rapper Doug E. Fresh e il performer Paul Oakley Stovall (vincitore di un Tony) del cast del musical Hamilton, che ha cantato "The Room Where It Happens", dedicata a Cafe Milano. Tra i circa 600 invitati della serata - dedicata al sostegno dei veterani - c'erano il dottor Anthony Fauci (il famoso immunologo volto della lotta alla pandemia in Usa), l'indimenticabile cantante e attrice Dionne Warwick, il leggendario reporter del Watergate Bob Woodward, i generali Michael Hayden e Jim Jones, rispettivamente direttore della Cia con George W. Bush e consigliere per la sicurezza nazionale di Barack Obama. Presenti anche gli anchor della Cnn Wolf Blitzer (con il Ceo del network Chris Licht) e della Fox News Bret Baier, l'ex speaker repubblicano della Camera Newt Gingrich e la moglie Callista (ambasciatrice Usa alla Santa Sede sotto la presidenza Trump), i senatori Joe Manchin (dem) e Roy Blunt (Gop), l'ambasciatore della Gran Bretagna Karen Pierce e degli Emirati Arabi Yousef Al Otaiba, il primo miliardario di colore della storia americana Bob Johnson. E l'ex consigliere di Trump, l'italo-americana Kellyann Conway. Non sono mancati i rappresentanti del mondo diplomatico ed economico italiani, tra quest'ultimi Marco Margheri e Paolo Messa, rispettivamente per Eni e Leonardo. "È un grande traguardo quello che stiamo festeggiando, non saremmo durati trent'anni senza le persone che ci hanno sostenuto", ha detto Nuschese, dicendosi "profondamente onorato e orgoglioso" della fiducia e dell'affetto ricevuti. "Cafe Milano continuerà ad essere, qui a Washington, un posto in cui tutti, repubblicani e democratici, potranno ritrovarsi, lasciando fuori ogni divergenza", ha promesso il 61/enne patron del locale, un esempio di 'self made man' che aprì il ristorante il 3 novembre 1992, lo stesso giorno della vittoria alla Casa Bianca di Bill Clinton, diventato poi un "amico" insieme ad Hillary. Da allora ai suoi tavoli ha sfilato una lunga galleria di personaggi e potenti della terra: tutti gli ultimi presidenti americani (tranne Trump, anche se Ivanka e il marito erano di casa) e i segretari di stato Usa, leader internazionali come Thatcher, Blair, Aznar, Peres, Sharon, Netanyahu, nonche' Napolitano a Mattarella. Ma anche re Hussein di Giordania e re Abdullah con le consorti, Juan Carlos e Sofia. E icone dello sport come Lebron james e Michael Jordan, magnati come Bill Gates e Jeff Bezos, per non parlare delle star di Hollywood. Tutti innamorati della cucina italiana e della riservatezza che offre questo angolo tranquillo nel clima politico spesso burrascoso della capitale. SAV

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