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Eataly cambia pelle, a Investindustrial il 52% per 200ml

Eataly cambia pelle, a Investindustrial il 52% per 200ml

Farinetti resta presidente, presto un nuovo ad e altri negozi

22 settembre 2022, 11:53

Redazione ANSA

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Eataly cambia pelle, a Investindustrial il 52% per 200ml - RIPRODUZIONE RISERVATA

Eataly cambia pelle, a Investindustrial il 52% per 200ml - RIPRODUZIONE RISERVATA
Eataly cambia pelle, a Investindustrial il 52% per 200ml - RIPRODUZIONE RISERVATA

La famiglia Farinetti cede la maggioranza di Eataly, la catena di ristorazione e food retail presente con 44 negozi in 15 Paesi e un fatturato atteso nel 2022 pari a circa 600 milioni di euro. Investindustrial, il fondo di investimento guidato da Andrea Bonomi, diventerà il principale azionista, con una partecipazione del 52% nel capitale del gruppo fondato da Oscar Farinetti e l'obiettivo di supportarne la crescita a livello internazionale. "Eataly rappresenta un player unico che la famiglia Farinetti, grazie alla sua visione e capacità imprenditoriale, ha guidato nella rivoluzione del concetto di cibo italiano di alta qualità in tutto il mondo", sottolinea Bonomi. 

L'operazione avverrà attraverso un aumento di capitale di 200 milioni di euro e un concomitante acquisto da parte di Investindustrial di una parte delle quote detenute dagli azionisti esistenti. Al closing Investindustrial deterrà il 52% del capitale, mentre i soci storici Eatinvest (famiglia Farinetti), la famiglia Baffigo / Miroglio e Clubitaly (Tamburi Investment Partners) possiederanno complessivamente il restante 48% del capitale. Grazie all'aumento di capitale verrà di fatto azzerato l'indebitamento finanziario netto della società in modo tale da massimizzare la flessibilità finanziaria necessaria per accelerare dell'espansione su scala globale.

 "Abbiamo tanti progetti in Nord America, ma siamo pronti a cogliere tutte le opportunità che si presenteranno in Europa e in Italia. Siamo aperti al mondo. E non abdichiamo alla nostra filosofia, abbiamo trovato un partner con la nostra stessa visione del mondo" spiega Nicola Farinetti che lascerà la carica di amministratore delegato per diventare presidente della società. "C'è sembrato opportuno prendere una persona nuova" spiega senza rivelare il nome del manager che è stato già scelto. Farinetti assicura che nulla cambierà per l'Italia, dove non ci saranno contraccolpi sull'occupazione: "L'operazione è stata fatta per rendere Eataly ancora più italiana, il nostro impegno in Italia non cambia. Vogliamo rendere Eataly la più importante azienda dell'agroalimentare italiano nel mondo. Per essere forti nel mondo dobbiamo esserlo anche in Italia".

L'aumento di capitale è volto a supportare la crescita di Eataly, sia tramite l'espansione dei flagship stores su scala globale, sia tramite lo sviluppo di nuovi formati. "La nostra intenzione è di cominciare a svilupparne di più piccoli sui 1.000-1.500 mq, anche in città più piccole. Abbiamo idee anche in Italia, nulla di firmato ma siamo pronti a cogliere le opportunità che si presenteranno" dice Farinetti. Con la ricapitalizzazione si punta ad acquistare il restante 40% del business di Eataly negli Stati Uniti, in linea con la strategia di crescita della società e di consolidamento del ruolo di ambasciatrice del food Made in Italy all'estero. "Apriremo nuovi negozi soprattutto nel Nord America, ma anche in Europa siamo pronti a cogliere le opportunità, in particolare in Uk. Abbiamo da poco aperto un negozio a Londra che sta andando molto bene vogliamo sviluppare ancora di più la nostra presenza".

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