Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il buco dell’ozono sull’Antartide continua a ridursi

Il buco dell’ozono sull’Antartide continua a ridursi

Quest’anno ha raggiunto i 23,2 milioni di chilometri quadrati

31 ottobre 2022, 10:43

Redazione ANSA

ANSACheck

Rappresentazione grafica di forma e dimensioni del buco dell 'ozono sopra l 'Antartide il 5 ottobre 2022, alla massima estensione dell 'anno (fonte: NASA Earth Observatory, Joshua Stevens) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione grafica di forma e dimensioni del buco dell 'ozono sopra l 'Antartide il 5 ottobre 2022, alla massima estensione dell 'anno (fonte: NASA Earth Observatory, Joshua Stevens) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione grafica di forma e dimensioni del buco dell 'ozono sopra l 'Antartide il 5 ottobre 2022, alla massima estensione dell 'anno (fonte: NASA Earth Observatory, Joshua Stevens) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il buco dell’ozono che si forma ogni anno sopra l’Antartide continua a ridursi: quest’anno, tra il 7 settembre e il 13 ottobre, ha raggiunto i 23,2 milioni di chilometri quadrati, un’area leggermente inferiore a quella dell’anno precedente che conferma il trend di chiusura osservato negli ultimi vent’anni.

I dati, ottenuti grazie ai satelliti della Nasa e dell’agenzia statunitense National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), mostrano anche che l’eruzione del vulcano Hunga Tonga nell’Oceano Pacifico, avvenuta a gennaio 2022 e che si temeva potesse influire negativamente sulla dimensione del buco, non sembra aver prodotto conseguenze. Lo stesso non era avvenuto nel 1991, con l’eruzione del Vulcano Pinatubo nelle Filippine, che aveva invece amplificato l’esaurimento dello strato di ozono a causa delle notevoli quantità di anidride solforosa rilasciate.

Lo strato di ozono, la porzione della stratosfera che protegge il nostro pianeta dai raggi ultravioletti del Sole, si assottiglia ogni settembre provocando il ben noto ‘buco dell’ozono’ sopra il Polo Sud. Questo perché, ogni inverno australe, molecole reattive di cromo e bromo presenti nell’atmosfera (che provengo da sostanze prodotte dalle attività umane) si attaccano alle nubi presenti in alta quota e, quando il Sole torna a sorgere alla fine dell’inverno, iniziano a distruggere l’ozono.

“I cambiamenti meteorologici e altri fattori fanno oscillare leggermente i numeri tra una settimana e l’altra, ma nel complesso il buco si sta richiudendo”, commenta Paul Newman del Goddard Space Flight Center della Nasa. “L'eliminazione delle sostanze dannose per l'ozono – continua Newman – stabilita dal Protocollo di Montreal (entrato in vigore nel 1989) sta funzionando”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza