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Scoperto il più antico Dna marino, ha 1 milione di anni

Scoperto il più antico Dna marino, ha 1 milione di anni

Utile per capire come l'Antartide reagisce al clima che cambia

11 ottobre 2022, 09:52

Redazione ANSA

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Pinguini su un iceberg nel mare di Scotia dove è stata fatta la scoperta (fonte: Thomas Ronge) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pinguini su un iceberg nel mare di Scotia dove è stata fatta la scoperta (fonte: Thomas Ronge) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Pinguini su un iceberg nel mare di Scotia dove è stata fatta la scoperta (fonte: Thomas Ronge) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Risale a un milione di anni fa il Dna marino più antico mai ritrovato: recuperato dai sedimenti sul fondo del mare di Scotia, a nord dell'Antartide, permette di risalire agli organismi che componevano quell'antico ecosistema, svelando le loro reazioni ai cambiamenti climatici del passato. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications dall'Università della Tasmania in collaborazione con l'Università di Bonn, potrà fornire informazioni utili per prevedere il futuro dell'Antartide, che oggi è tra le regioni del mondo più vulnerabili al riscaldamento globale.

Il Dna antico è stato estratto da alcuni campioni di sedimenti prelevati dal fondale marino a una profondità di 178 metri durante una spedizione nel 2019. “Questi frammenti sono il più antico Dna sedimentario marino autenticato che sia stato scoperto finora – spiega la prima autrice dello studio, Linda Armbrecht – e si sono preservati grazie a fattori come temperature e concentrazioni di ossigeno basse e assenza di radiazioni ultraviolette. Per analizzare questi frammenti, abbiamo usato una nuova tecnica che ci può aiutare a decifrare quali organismi vivevano nell’oceano e quando. Con queste informazioni possiamo predire meglio come la vita marina intorno all’Antartide risponderà al cambiamento climatico in atto”.

Le analisi indicano che le alghe unicellulari diatomee sono state particolarmente abbondanti nei periodi più caldi del passato. L'ultimo cambiamento nella catena alimentare nel mare di Scotia è avvenuto circa 14.500 anni fa. "Questo è un cambiamento importante associato a un rapido aumento su scala globale del livello dei mari e alla massiccia perdita di ghiaccio in Antartide a causa del riscaldamento naturale", precisa il secondo autore dello studio Michael Weber dell'Università di Bonn. Questo aumento delle temperature sembrerebbe aver determinato un aumento della produttività dell'oceano intorno all'Antartide.

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