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Svelato il segreto dei super-anziani, hanno neuroni più grandi

Svelato il segreto dei super-anziani, hanno neuroni più grandi

Liberi dall'Alzheimer, con una memoria d'acciaio anche dopo gli 80 anni

01 ottobre 2022, 18:18

Redazione ANSA

ANSACheck

Il cervello dei super-anziani presenta neuroni più grandi (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il cervello dei super-anziani presenta neuroni più grandi (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il cervello dei super-anziani presenta neuroni più grandi (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Neuroni in salute e più grandi del normale nell’area del cervello che controlla la memoria: è questo il segreto dei cosiddetti 'super-anziani', quelli che non soffrono di Alzheimer e mantengono una memoria d'acciaio anche dopo gli 80 anni. La scoperta è pubblicata su The Journal of Neuroscience dalla Northwestern University negli Stati Uniti.

"Per capire come mai alcune persone non sviluppano l'Alzheimer, è importante studiare il cervello dei super-anziani post-mortem", spiega la ricercatrice Tamar Gefen. Il suo gruppo ha infatti esaminato sei di questi cervelli donati alla scienza, analizzando nello specifico la corteccia entorinale, una regione chiave per la memoria e tra le prime a essere colpite dall'Alzheimer. Questa porzione di corteccia è formata da sei strati di neuroni impilati uno sopra l'altro: il secondo strato, in particolare, è un hub cruciale per il circuito della memoria, che riceve informazioni da altri centri. Nel cervello dei super-anziani, questo secondo strato è formato da neuroni più sani e più grandi rispetto a quelli osservati nel cervello di altri anziani della stessa età, in persone con Alzheimer alle fasi iniziali e persino in soggetti più giovani di 20-30 anni.

I super neuroni non presentano i grovigli di proteina tau che normalmente si formano con l’invecchiamento e nell’Alzheimer: proprio questo potrebbe essere il motivo per cui mantengono la loro integrità strutturale.

"In questo studio mostriamo che, nell'Alzheimer, il restringimento dei neuroni (atrofia) nella corteccia entorinale sembra essere un marcatore caratteristico della malattia", aggiunge Gefen. "Sospettiamo che questo processo sia una conseguenza della formazione dei grovigli di tau nelle cellule, che determina un calo della memoria in età avanzata. Individuare questo fattore è fondamentale per l'identificazione precoce dell'Alzheimer, il monitoraggio del suo decorso e il trattamento".

Secondo la ricercatrice, i super neuroni potrebbero essere presenti nel cervello fin dalla nascita: se così fosse, potrebbero essere usati per riconoscere le persone che hanno le carte in regola per diventare dei super-anziani.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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