Dal 1 gennaio al 2 ottobre sono stati registrati 68.900 casi di vaiolo delle scimmie in 106 paesi o aree del mondo e 25 sono stati i decessi. Ma prosegue, da agosto, la tendenza alla diminuzione. Il numero di nuovi casi settimanali segnalati a livello globale è sceso del 16,8% dal 26 settembre al 2 ottobre: sono stati 3.045 rispetto ai 3.661 della settimana precedente. Lo indica l'Organizzazione mondiale della sanità nel nuovo report del 5 ottobre.
Negli ultimi sette giorni, l'aumento più alto di contagi (44,4%) segnalato in Nigeria e un nuovo paese, l'Egitto, ha segnalato il suo primo caso negli ultimi sette giorni (27 settembre). Ma 39 paesi non hanno segnalato nuovi casi per oltre 21 giorni. A trainare al tendenza al ribasso, osservata già a partire da agosto a seguito all'aumentata attenzione e sensibilizzazione sulla malattia, è la diminuzione dei casi segnalati in Europa e nelle Americhe. I paesi che fino a oggi hanno segnalato più casi a livello globale sono Usa (25.672), Brasile (7.869), Spagna (7.188), Francia (3.999), Regno Unito (3.635). Restano a 850 quelli segnalati in Italia.
Dal 19 settembre al 2 ottobre sono stati segnalati un totale di tre decessi, di cui 2 negli Stati Uniti e uno nella Repubblica Ceca. Ma finora è l'Africa ad aver riportato il maggior numero di decessi tra i casi confermati (13 su 25 pari 52%).
Il 5 ottobre 2022, l'Oms ha lanciato il suo piano strategico di preparazione, prontezza e risposta al vaiolo delle scimmie che delinea le azioni prioritarie per fermare la trasmissione da uomo a uomo e ribadisce l'importanza di utilizzare definizioni standardizzate di casi e decessi.