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Hiv, per la cura definitiva si punta sul sistema immunitario

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Hiv, per la cura definitiva si punta sul sistema immunitario

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In collaborazione con Gilead

Promettenti strategie per controllo virus senza antiretrovirali

06 marzo 2023, 16:28

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Hiv, per la cura definitiva si punta sul sistema immunitario © ANSA/EPA

Hiv, per la cura definitiva si punta sul sistema immunitario © ANSA/EPA
Hiv, per la cura definitiva si punta sul sistema immunitario © ANSA/EPA

ANSAcom - In collaborazione con Gilead

Anticorpi neutralizzanti; farmaci immunomodulatori; vaccini. Sono tre delle strategie su cui si sta lavorando per giungere a una ‘cura’ dell’Hiv che consenta, se non di eradicare completamente il virus dai suoi santuari, di tenerlo sotto controllo senza bisogno di assumere la terapia antiretrovirale. Nei giorni scorsi Gilead Sciences ha presentato alcuni di questi approcci, ancora in stadio di sviluppo precoce, nel corso della Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI), tenutasi a Seattle.
Un primo studio di fase 2a, denominato TITAN, ha dimostrato che la combinazione di due anticorpi ampiamente neutralizzanti (3BNC117 e 10-1074), farmaci in grado di riconoscere porzioni ‘stabili’ del virus Hiv ed eliminare le cellule infette, permette di ritardare il rebound virale, vale a dire una risalita della carica virale dopo una fase di controllo dell’infezione. Un secondo studio di fase 1/2, condotto dalla University of California San Francisco, con il supporto di Gilead Sciences e della Foundation for AIDS Research (amfAR), ha mostrato che un protocollo di immunoterapia che combini un vaccino, un immunomodulatore e due anticorpi ampiamente neutralizzanti può raggiungere il controllo virologico. Un terzo studio, denominato AELIX-003, ha inoltre dimostrato che una combinazione di un vaccino e un immunomodulatore è capace di indurre una robusta risposta dei linfociti T. In tutti e tre i casi si tratta di risultati che lasciano ben sperare ma ancora lontani dall’applicazione nella pratica clinica.
Promettenti anche i risultati di un quarto studio condotto su macachi in collaborazione con la biotech Gritstone bio. La sperimentazione ha dimostrato che un ciclo di vaccinazione contro il virus di immunodeficienza delle scimmie con un vaccino ad adenovirus seguito da uno a mRNA autoamplificante, in combinazione con immunomodulatori, è in grado di indurre una robusta risposta immunitaria.
“Le idee generate dagli studi presentati quest’anno alla CROI stanno facendo progredire le conoscenze scientifiche sui potenziali percorsi verso una cura per l’Hiv e stanno ampliando la comprensione globale del ruolo che gli anticorpi ampiamente neutralizzanti, i vaccini e gli immunomodulatori possono avere nel futuro delle persone che convivono con il virus dell’Hiv”, ha dichiarato Devi SenGupta, executive director, Hiv Clinical D

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