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Attività fisica e socialità, i ragazzini della Generazione Alpha sono stufi dell'isolamento

Attività fisica e socialità, i ragazzini della Generazione Alpha sono stufi dell'isolamento

Report mondale GWI, sale l'interesse dei ragazzi per i podcast e gli audiolibri

19 giugno 2022, 16:18

(di Agnese Ferrara)

ANSACheck

I ragazzi sono stufi di isolamento e vogliono riprendersi la socialità - RIPRODUZIONE RISERVATA

I ragazzi sono stufi di isolamento e vogliono riprendersi la socialità - RIPRODUZIONE RISERVATA
I ragazzi sono stufi di isolamento e vogliono riprendersi la socialità - RIPRODUZIONE RISERVATA

La generazione Alpha (8-15 anni di età) è stufa di isolamento, chat e social online vissuti attraverso lo smartphone. Hanno spento il cellulare e alzato gli occhi verso la socialità in carne ed ossa, che reputano indispensabile. Si sono inoltre accorti del cinema. Amici, palestra, attività sportive all’aperto, prendersi cura di un animale domestico, vedere le pellicole su schermi più grandi o in streaming sono le loro (nuove) attività preferite all’uso di pc, tablet, cellulari e perfino al ‘gaming’ che li aveva stregati durante gli ultimi due anni. A sorpresa adorano i maxi schermi del cinema (+30% di preferenze rispetto anche al 2019), i film in streaming e i racconti in versione podcast (+12%) anche di novelle classiche, da ascoltare con lo sguardo rivolto altrove e non sui mini schermi dei dispositivi. La fotografia della Gen Alpha di tutti i paesi, Italia inclusa, è contenuta nel nuovo report Kids appena presentato dall’agenzia internazionale di ricerche sociali GWI. “Inaspettatamente per i ragazzi gli anni passati tra lockdown e scuola online non sono stati solo duri, sono stati formativi, - spiegano gli analisti GWI. - Uno su 3 si dichiara più ‘coscienzioso’ rispetto alla propria salute e, nella maggioranza dei paesi, è salita del 15% la preoccupazione di ammalarsi, o che si ammali un familiare ma è calata la preoccupazione per il futuro. Allo stesso modo nel 2021 il desiderio di incontrare gli amici nel weekend è salito del 13%, mentre quello di vederli in chat è sceso dell’8%”. Il tempo passato online è calato del 14% per i bambini dagli 8 agli 11 anni e del 7% per quelli dai 12 ai 15 anni. “Non solo perché sono finite le lezioni scolastiche online tipiche dei periodi di lockdown, segnaliamo un cambiamento culturale in atto e da non sottovalutare avviato con la ‘fatica mentale da schermo’ cresciuta negli ultimi due anni. Cala l’entusiasmo per tutto ciò che si vede attraverso telefonini, computer e tablet mentre cresce l’enfasi per l’attività fisica, inclusa l’ora di ginnastica a scuola fino alle attività di socializzazione del mondo reale, - spiegano gli autori dell’indagine.




I ragazzi italiani non fanno eccezione: il 47% dei bambini dagli 8 agli 11 anni preferisce vedere gli amici, a fronte di un 27% che invece preferisce parlarci online. Per i ragazzi dai 12 ai 15 anni le percentuali sono, rispettivamente, del 61% e del 41%. “Cresce la coscienza sociale, - commentano gli autori che segnalano come, tra le azioni reali, ci siano anche l’aumento dell’attenzione verso l’aiuto per il prossimo e della sensibilità nei confronti dell’emergenza climatica. A sorpresa, inoltre, la generazione Alpha spegne i computer e i cellulari preferendo di gran lunga gli schermi più grandi: un quarto dei teenagers dichiara di preferire il cinema (le cui preferenze sono salite del 30% nell’ultimo anno). Un terzo degli 8-11 anni va al cinema mensilmente e 3 su 10 ci vanno ogni 2 o 3 mesi. “Sono impazienti di andarci e il 50% di quelli che vedono la tv dicono di preferire i film visti al cinema. I maxi schermi per loro sono una fuga dai mini schermi ma anche voler essere i primi a vedere le pellicole di cui parlano, anche per evitare di essere spoilerati dagli amici”.
I 12-15/enni ritengono il cinema il modo migliore per godersi i film. “Andrei tutte le settimane al cinema, - ribatte Sara C, 15 enne di Viterbo. “Ascolto i libri in versione podcast e adoro Moby-Dick, anche se sono tantissime puntate, - racconta Emile P., 14/enne di Roma che per non fare durare ‘troppo’ il podcast sul capolavoro della letteratura americana scritto da Erman Melville (e che il Time ha definito il podcast più ascoltato per rilassarsi da adulti e ragazzi), aumenta la velocità di riproduzione. Di pari passo con l’amore per il cinema, infatti, sale del 12% anche l’interesse dei ragazzi per podcast ed audiolibri, magari ascoltati ad occhi chiusi. Cresce, infine, l’amore per i servizi in streaming per vedere film, ascoltare musica, vedere i cartoni e i documentari/trasmissioni su scienza e natura (crolla invece il seguito di notizie, soap opera e telenovela). I ragazzi usano in media 4.2 piattaforme: per gli italiani dagli 8 ai 15 anni in testa c’è Youtube (74%), seguito da Netflix (58%) e Amazon Prime (28%).
In streaming cercano post divertenti (49%), meme (43%), musica (40%), trend di cui parlano tra loro (38%), commenti a film e show (34%). Il 29% segue celebrities ed influencers, mentre il 28% cerca post dei loro brand preferiti. Il 28% guarda eventi in diretta e il 23 % le notizie. E gli adulti? Hanno abbassato la guardia lasciando soli bambini e teenagers avanti ai mini schermi di tablet e cellulari. La supervisione è calata nell’ultimo anno del 68% per i piccoli dagli 8 agli 11 anni e del 76% per i 12-15/enni.

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