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L'orto ecologico in città, come realizzarlo e cosa coltivare nei vasi in balcone

L'orto ecologico in città, come realizzarlo e cosa coltivare nei vasi in balcone

Per produrre da sé i propri alimenti non è necessario avere molto spazio

25 novembre 2022, 19:15

Redazione ANSA

ANSACheck

Pomodori coltivati sul balcone foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pomodori coltivati sul balcone foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA
Pomodori coltivati sul balcone foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Per il gusto di coltivare in proprio qualcosa, mangiare i frutti della propria terra anche in città e magari anche risparmiare qualcosa sulla spesa: coltivare sul proprio davanzale, balcone, cortile (anche senza terreno), in una cosa con finestre piccole o senza spazi esterni è possibile. “Per riconnetterci con il pianeta che ci ospita, per ricreare una relazione con la Terra ma anche per tramandare le tradizioni, per produrre buon cibo, per la sicurezza alimentare",  spiega Pietro Isolan nel suo nuovo libro “L’orto ecologico” (Edizioni Lswr).
Cosa si può coltivare nei vasi che hanno trovato posto sul davanzale o sul balcone da dicembre a marzo? E cosa possiamo raccogliere?

Dicembre è il mese in cui ci riposiamo dai lavori dell’orto, escludendo, se ci sono le condizioni, la preparazione del suolo per le colture primaverili, e naturalmente le raccolte di ortaggi autunno-invernali. - Lavori in luna crescente: possiamo ancora, a inizio mese, seminare fave e piselli; - lavori in luna calante: semina in tunnel di lattughe, spinaci, altre verdure da taglio. - raccolte: bietola da coste, carota, cappuccio, rucola, piselli, ravanelli, spinaci, tutte le varietà di cavoli.
Gennaio è dedicato ad alcune semine e trapianti e alla progettazione e preparazione della stagione primaverile. - Lavori in luna crescente: semina dei primi ortaggi in semenzaio protetto e riscaldato, da trapiantare poi in tunnel (pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo, zucchina); - lavori in luna calante: vangatura, concimazione di fondo con letame o compost, semina in semenzaio riscaldato di lattughe e cavolo cappuccio, semine in serra di lattughe da taglio, radicchio; - semine e trapianti di bulbilli di carciofo, aglio, scalogno, cipolla, ravanelli; - raccolte: cavoli (se ancora presenti), radicchio, porro.
A febbraio occorre prepararsi alla stagione primaverile. È il mese dedicato al semenzaio e ad alcune semine all’aperto, a fare gli acquisti dei semi che ci serviranno, a preparare le coperture in caso vogliamo allestire serre e tunnel. Vangatura, concimazione di fondo con letame o compost. - Lavori in luna crescente: semina di ortaggi in semenzaio protetto o riscaldato (pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo, zucchina, melone), trapianti di cipolle, lattughe, cappuccio; - lavori in luna calante: semina in semenzaio coperto o riscaldato di sedano e lattuga primaverile. Semine e trapianti di bulbilli di carciofo, aglio, scalogno, cipolla, ravanelli, patate precoci, spinaci, bieta da coste. - raccolte: cavoli (se ancora presenti), radicchio, porro.
A marzo si entra nel vivo della stagione primaverile con alcune colture. Possiamo continuare a seminare in semenzaio coperto le colture primaverili come pomodoro, zucchine, cetrioli, melanzane, peperoni ecc. È importante preparare il terreno: siamo ancora in tempo per rinnovare le pacciamature, fare concimazioni di fondo con letame e compost. - Lavori in luna crescente: semina di ortaggi in semenzaio protetto o riscaldato (pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo, zucchina, melone), trapianti in campo di cipolle, lattughe, cappuccio. Trapianti in serra di pomodori, peperoni, melanzane, zucchine. Semine in serra di fagiolo, fagiolino. Semine a pieno campo di carote, piselli, prezzemolo, ravanello, altre aromatiche; - lavori in luna calante: vangatura, concimazione di fondo con letame o compost, semina in semenzaio coperto di sedano, lattuga primaverile. Semina all’aperto di cipolle, lattughe e radicchi da taglio, bietole e spinaci. E poi ancora di patate, topinambur, cipolle. - raccolte: porri, radicchi, spinaci, lattughe in serra, prezzemolo, ravanello.



Per produrre da sé i propri alimenti non è necessario avere molto spazio. Occorre, invece, saperlo organizzare o ottimizzare al meglio.
Come si realizza un orto? A seconda dello spazio che abbiamo (anche poco) potremo progettare tipologie diverse di orto.
Casa senza balcone e senza grandi finestre: in questo si potrà optare per la coltivazione indoor con lampade di coltivazione. In commercio se ne trovano di molte tipologie e prezzi, con terra o senza terra;
casa con grandi vetrate ben esposte: anche senza balcone, se si ha la luce corretta, si potrà coltivare in vasi direttamente in casa;
casa con balcone o terrazzo: si potranno usare vari di varie tipologie, che andranno distribuiti a seconda della struttura del balcone, per questioni di peso. Si potranno mettere anche piccoli impianti a goccia per l’irrigazione;
casa con cortile senza terra: si può realizzare un orto con i cassoni della frutta
Orto sul terrazzo, sul balcone o nel cortile – come realizzarlo? I passi da fare:
1) Procurarsi una serie di contenitori: dai normali vasi rotondi o rettangolari, alle cassette della frutta riciclate;
2) Stratificare drenaggio e terriccio, da rinnovare o arricchire negli anni a seconda della quantità di sostanza organica presente. Anche qui troviamo una grande varietà di soluzioni: si può stratificare nei vasi la soluzione più classica argilla espansa/terriccio, fino ad arrivare nei cassoni a soluzioni simili all’orto a lasagna stratificando drenaggi, materiale legnoso, letame, compost, terriccio.
Vantaggi: • si può realizzare quasi in qualsiasi posto. Per esempio, basta una finestra per mettere vicino alla luce (sul davanzale) vasetti di piantine aromatiche, rucola, insalata, fragole. Magari poche, ma è un inizio; • le piante sono vicine e ci accorgerà subito se qualcosa non va, se hanno bisogno d’acqua, se c’è da raccogliere. Inoltre, si potrà raccogliere mentre si sta cucinando; • fruibile da tutta la famiglia. Sarà facile coinvolgere i tuoi cari nella coltivazione.
Accorgimenti: Occorre stare attenti al peso dei vasi e contenitori pieni (e anche bagnati, che peseranno il doppio). È quindi necessario prestare attenzione alla portata del proprio terrazzo o balcone.
Impianti di irrigazione anche per l’orto in balcone? Sì. Per risparmiare tempo e poter dare le massime cure al proprio orto, ci si può avvalere di un impianto di irrigazione automatizzato che, soprattutto in estate, fa risparmiare molto tempo. Nella sua versione base costa poche decine di euro e si può installare nell’orto – anche realizzato sul balcone.
Il vaso – come deve essere: • il vaso deve essere bucato sotto, per far drenare l’acqua; • si può utilizzare materiale di recupero per realizzarlo: cerca sul web “orto in cassetta”; • mettere nel vaso, come prima cosa, uno strato di drenaggio di qualche centimetro (argilla espansa, cippato di legno, cocci); • poi mettere il terriccio, e fare in modo che arrivi da filiera sostenibile (è indicato sui sacchetti); • per insalate e verdure da taglio bastano 20 cm di terra, per pomodori, zucchine, melanzane e altre piante più grandi, ne servono 30-40.



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