L'Ufficio scolastico provinciale
di Cagliari dovrà essere risarcito con 100mila euro per danno
d'immagine per lo scandalo del professore di matematica
condannato in via definitiva a dieci anni per concussione e
violenza sessuale nei confronti di alcune allora studentesse
dell'Istituto magistrale, ora Liceo Eleonora d'Arborea.
Ma monta la polemica. "Viene risarcita la scuola che per anni
non ha protetto le alunne: è vergognoso". È lo sfogo, raccolto
dai quotidiani L'Unione sarda e Il Messaggero, del padre di una
delle ragazze (non parte lesa) che frequentavano la scuola nel
periodo in cui il docente, che nel frattempo ha scontato la
pena, era ancora in cattedra. Le studentesse non si erano
costituite parte civile e non hanno quindi ottenuto alcun
risarcimento. "Ora vedo che chi non ha fatto nulla, la scuola,
viene pure risarcito - contesta il genitore - Anche se ha
abbandonato le sue ragazze".
Dopo la condanna a 10 anni di reclusione in abbreviato, è di
questi giorni la decisione della Corte dei conti: il docente
dovrà risarcire l'Ufficio scolastico provinciale con 100 mila
euro. "Somma da considerarsi assolutamente adeguata e
proporzionata - si legge nel dispositivo - considerato che
l'insegnante rivestiva, quale docente di Liceo, un ruolo della
massima delicatezza e rilevanza in ragione della sua funzione di
educatore, che la condotta illecita è stata contraddistinta da
azioni gravissime e reiterate nel tempo, e che l'impatto
mediatico negativo a livello nazionale è stato davvero notevole
e continuativo". Secondo le accuse che hanno poi portato alla
condanna passata in giudicato, l'insegnante dal 2055 aveva
abusato delle ragazzine per poi elargire bei voti.
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