Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Arriva ordinanza per docenti con abilitazioni prese all'estero

Arriva ordinanza per docenti con abilitazioni prese all'estero

Sindacati divisi, 11mila le domande, 85% riguardano il sostegno

ROMA, 29 marzo 2023, 08:47

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

ll ministero dell'Istruzione starebbe per emanare un'ordinanza in cui prevede che chi è inserito con riserva nella prima fascia delle graduatorie provinciali (Gps) in quanto ha acquisito il titolo all'estero potrà stipulare i contratti anche se manca il riconoscimento formale del titolo di accesso alla graduatoria.
    Ieri in tarda serata si è svolta una riunione con i sindacati sui titoli di specializzazione ottenuti all'estero. "E' possibile - si chiede Giuseppe D'Aprile della Uil scuola - che un posto in Italia, per personale italiano, dipenda dall'esito di titoli conseguiti all'estero che rendono instabili graduatorie e immissioni in ruolo? Questa è la conseguenza di una denuncia che la Uil Scuola Rua fa da tempo: mantenere il numero chiuso nelle università che specializzano sul sostegno creerà l'ennesima divisione nel personale precario, con il risultato che l'inizio del prossimo anno scolastico sarà nuovamente foriero di contenziosi. E' paradossale che un docente, abilitato o specializzato in Italia e inserito a pieno titolo nelle graduatorie, si vedrà in molti casi scavalcato nel punteggio proprio da chi non ha ancora un titolo valido a tutti gli effetti perché non ancora riconosciuto dal Ministero e che non dovrebbe essere spendibile nelle graduatorie. Non si parli allora di continuità didattica - aggiunge D'Aprile - se la supplenza assegnata al docente in attesa di riconoscimento del titolo, potrà decadere nel momento in cui questo non dovesse essere riconosciuto". La Cisl Scuola evidenzia come il proliferare di percorsi formativi attivati da paesi Ue, frequentati allo scopo di utilizzarne i titoli per accedere all'insegnamento nelle scuole italiane, sia la conseguenza della mancata attivazione, da troppi anni, di percorsi abilitanti e di un congruo numero di Tfa di sostegno sul territorio nazionale. "La situazione è aggravata, per quanto riguarda i percorsi di specializzazione, da un'offerta formativa eterogenea e sperequata fra le diverse regioni".
    Nel merito dell'ipotesi proposta dal Ministero, la Cisl Scuola ha rilevato come il contenzioso più volte attivato per contrastare il mancato riconoscimento di titoli conseguiti all'estero veda ormai un orientamento giurisprudenziale consolidato, che pone in carico all'Amministrazione l'obbligo di verificare puntualmente le istanze di riconoscimento dei titoli, accertando i livelli di competenza, conoscenza e capacità acquisiti, nonché l'equivalenza in termini di durata complessiva, livello e qualità della formazione rispetto agli analoghi percorsi formativi nazionali, prevedendo se necessario opportune e proporzionate misure compensative. "Per dare risposta in modo tempestivo a chi attende di conoscere se il proprio titolo possa essere pienamente riconosciuto, è pertanto indispensabile dare impulso alle procedure di verifica dei percorsi secondo le indicazioni del Consiglio di Stato", conclude la Cisl. Favorevole all' ipotesi di ordinanza ministeriale il sindacato Anief. "Questa modifica è un atto dovuto, adesso si sblocchino le immissioni in ruolo sui posti in deroga da anni per il personale specializzato in Italia e l'accesso libero al Tfa sostegno o l'aumento consistente dei numeri di ammissione", dice il segretario Marcello Pacifico.
    Sarebbe oltre 11mila le domande presentate, di cui oltre11mila provengono da Romania, Spagna e Bulgaria. L'85% sono relative al conseguimento del titolo di sostegno.
    Il ministero dell'Istruzione, da quanto si apprende, ieri sera avrebbe espresso la volontà di incrementare le procedure istruttorie per il riconoscimento dei titoli conseguiti all'estero prevedendo la costituzione di una struttura specializzata per far fronte alla mole di domande.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza