(ANSA) - SANTA MARIA CAPUA VETERE (CASERTA), 29 MAG - La
Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere, riunitasi oggi col
presidente Francesco Petrillo, ha espresso all'unanimità la
propria contrarietà alla calendarizzazione in due udienze
settimanali - il lunedì e il mercoledì - del maxi-processo per
le violenze ai detenuti avvenute il 6 aprile 2020 nel carcere
sammaritano.
Un cronoprogramma che dovrebbe partire a giugno deciso dal
presidente del collegio di Corte d'Assise Roberto Donatiello
davanti al quale è in corso il processo in cui sono imputati 105
tra agenti, funzionari del Dipartimento dell'amministrazione
penitenziaria e medici dell'Asl di Caserta. Le due udienze
settimanali sono ritenute quasi una necessità per evitare che il
processo, partito il 7 novembre 2022, si concluda in un tempo
maggiore ai tre anni previsti dalla riforma Cartabia, e un modo
anche per evitare che vadano in prescrizione alcuni reati come
le lesioni o il falso materiale, che riguardano metà dei 105
imputati (si prescrivono in sette anni e mezzo, dunque a fine
2027), non quello di tortura, che ha tempi di prescrizione molto
lunghi e che è contestato ad una cinquantina di agenti. Con
un'udienza a settimana, visti gli oltre trecento testimoni da
ascoltare (circa 250 quelli indicati dalla Procura, gli altri da
difensori e parti civili) con più di 200 avvocati difensori, si
rischia di finire per il 2027-2028.
Per gli avvocati entra in gioco però il diritto di difesa,
che va garantito a tutti i costi, specie in un processo così
ampio e complicato, che peraltro non ha imputati detenuti, per
cui si incrocerebbe con quei processi con imputati detenuti, in
cui sono impegnati i medesimi avvocati, che hanno la priorità di
trattazione. "Comprendiamo la complessità e anche l'unicità di
questo processo - dice l'avvocato Petrillo - ma non possiamo
sacrificare il diritto di difesa degli imputati sull'altare
della celerità. Dopo ogni udienza c'è bisogno di qualche giorno
per poter organizzare la difesa, per cui due date settimanali
non ci permetterebbero di garantire una difesa efficace.
Invieremo un documento al presidente della Corte d'Assise
Donatiello per fargli capire le nostre ragioni". (ANSA).