(ANSA) - IL CAIRO, 10 NOV - La possibilità che la terra si
adatti ai cambiamenti climatici attraverso un "adattamento
infinito" è "un mito" da sfatare. Inoltre in meno di 30 anni
raddoppierà a circa 3,2 miliardi il numero di persone che vivono
negli "hotspot di vulnerabilità", ossia le aree più esposte agli
effetti del riscaldamento globale. Sono i due primi punti della
sintesi di un rapporto pubblicato oggi dalla Cop27 di Sharm
el-Sheikh dal titolo "10 New Insights in Climate Science 2022".
Redatto da Future Earth, The Earth League, Wcrp, il dossier
afferma che "il potenziale di adattamento ai cambiamenti
climatici non è illimitato: persone ed ecosistemi", in punti
"diversi di tutto il mondo, sono posti di fronte a limiti di
adattamento". "E se il il pianeta si riscalda oltre 1,5°C o
addirittura 2°C, c'è da aspettarsi un più diffuso superamento
dei limiti di adattabilità. Quindi, gli sforzi di adattamento
non possono sostituire un'ambiziosa mitigazione" dell'aumento
delle temperature, viene aggiunto.
"Gli hotspot di vulnerabilità - le aree con la massima
probabilità di essere influenzate negativamente dai rischi
legati al clima - ospitano 1,6 miliardi di persone": "un numero
destinato a raddoppiare entro il 2050", si afferma nel rapporto
che individua queste aree "in America Centrale, Sahel, Africa
centrale e orientale, Medio Oriente e in tutta l'Asia". (ANSA).