(ANSA) - ROMA, 07 NOV - Le emissioni annue di CO2 associate
agli investimenti in imprese inquinanti da parte di soli 125
miliardari - tra i 220 più ricchi del mondo secondo il Bloomberg
Billionaires Index, per cui sono disponibili informazioni sulle
emissioni delle società in cui investono - equivalgono a quelle
prodotte in un anno da un paese come la Francia, sono superiori
a quelle di cui è responsabile l'Italia. È la denuncia contenuta
nel rapporto pubblicato da Oxfam alla vigilia della Cop27 di
Sharm El-Sheikh.
In media in un anno, riporta lo studio, gli investimenti di
ciascuno di questi super ricchi in settori economici inquinanti
"producono" una quantità di emissioni 1 milione di volte
superiore rispetto a quella di un qualunque cittadino collocato
nel 90% più povero della popolazione mondiale: il rapporto è di
3 milioni di tonnellate, contro 2,76 tonnellate di CO2
pro-capite in un anno.
L'analisi evidenzia, in particolare, come i miliardari nel
campione esaminato abbiano destinato in media il 14% dei loro
investimenti in settori inquinanti come il comparto energetico
fossile o l'industria del cemento. Si tratta del doppio della
media dei loro investimenti nelle società che compongono
l'indice Standard and Poor 500. Solo un miliardario nel campione
preso in esame nel report ha investito in una società di energia
rinnovabile.
Oxfam ha calcolato inoltre che un aumento dell'imposizione
sui grandi patrimoni consentirebbe di raccogliere fino a 1.400
miliardi di dollari all'anno, risorse vitali che potrebbero in
parte contribuire, se appropriatamente veicolate, ad aiutare i
Paesi in via di sviluppo - i più colpiti dalla crisi climatica -
ad adattarsi ed affrontare perdite e danni da eventi climatici
estremi.
"I governi che si riuniranno nel corso del vertice non
possono più ignorare quanto sta accadendo o consentire mere
operazioni di greenwashing. - ha detto il policy advisor di
Oxfam Italia, Francesco Petrelli - È necessario al contrario che
affrontino urgentemente questo problema rendendo pubblici i dati
sui livelli di emissioni di cui sono responsabili le persone più
ricche. Definendo regole chiare per ridurre l'impatto delle
emissioni prodotte dalle grandi aziende e tassando gli
investimenti nelle società più inquinanti". (ANSA).