Con un balzo di 700.000 nuovi posti
di lavoro nel 2021, nonostante gli effetti persistenti del
COVID-19 e la crisi energetica crescente, l'occupazione mondiale
delle energie rinnovabili ha raggiunto 12,7 milioni di persone.
Un nuovo rapporto dell'Agenzia internazionale per le energie
rinnovabili (Irena) in collaborazione con l'Organizzazione
internazionale del lavoro (Ilo) è stato presentato al Global
Clean Energy Action Forum d Pittsburgh, negli Stati Uniti.
L'energia solare è il settore in più rapida crescita con 4,3
milioni di posti di lavoro e l'Asia il continente dove si
concentrano due terzi dell'occupazione del settore. La Cina da
sola rappresenta il 42% del totale mondiale, seguita da UE e
Brasile con il 10% ciascuno, e da USA e India con il 7%.
"Il mio consiglio ai governi di tutto il mondo è di
perseguire politiche industriali che incoraggino l'espansione di
posti di lavoro dignitosi nelle energie rinnovabili in patria",
afferma il direttore generale di Irena, Francesco La Camera,
spiegando che questo "rafforza l'affidabilità della catena di
approvvigionamento e contribuisce a una maggiore sicurezza
energetica".
Il direttore Generale dell'Ilo, Guy Ryder, aggiunge: "al di
là dei numeri, c'è una crescente attenzione alla qualità dei
posti di lavoro e alle condizioni di lavoro nelle energie
rinnovabili, per garantire un'occupazione dignitosa e
produttiva".
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