Otto risparmiatori intervistati su
dieci conoscono gli investimenti sostenibili e il 22% li ha già
scelti, oltre uno su 5, nel 2022. Un anno fa era il 18%.
Dall'indagine del Forum per la Finanza Sostenibile in
collaborazione con Bva Doxa, presentata in apertura delle
Settimane SRI, "emergono preoccupazione per il contesto attuale
ma anche fiducia nella transizione energetica", ritenuta da
oltre la metà degli intervistati (51%) una trasformazione
necessaria con vantaggi e opportunità.
Oltre il 60% degli intervistati ritiene che i recenti eventi,
come l'aumento dei prezzi dell'energia, mettano più in luce gli
investimenti sostenibili. E raggiunge l'87% (contro l'82% del
2021) la quota di risparmiatori che giudicano molto o abbastanza
rilevante il ruolo dei temi Esg nelle scelte di investimento.
A questi risultati contribuisce anche un cambiamento
dell'approccio degli operatori finanziari: il 47% di chi conosce
i prodotti SRI ha ricevuto una proposta di sottoscrizione (+6%
rispetto al 2021).
"Per noi la transizione ecologica è un processo di
cambiamento positivo verso una drastica riduzione delle
emissioni, una riduzione delle disuguaglianze e un rinnovato
ruolo proattivo dei risparmiatori e degli investitori
responsabili. Occorrono tempi certi, obiettivi chiari e una
roadmap che sposti crescenti volumi di finanza sostenibile verso
progetti e interventi concreti", sottolinea il direttore
generale del Forum per la Finanza Sostenibile, Francesco
Bicciato. "Nella ricerca si evince quanto sia aumentata (direi
evoluta) l'attenzione dei risparmiatori agli investimenti
sostenibili", osserva il presidente del Forum per la Finanza
Sostenibile, Gian Franco Giannini Guazzugli che chiede ora norme
per contrastare con più forza il greenwashing.
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