Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Consumi: italiani più consapevoli, 1 su 3 attento a sprechi

ANSAcom

Consumi: italiani più consapevoli, 1 su 3 attento a sprechi

ANSAcom

In collaborazione con Confimprese

Confimprese, ruolo aziende centrale per l’Agenda 2030

MILANO, 14 marzo 2023, 16:08

ANSAcom

ANSACheck

Mario Resca, Presidente Confimprese - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario Resca, Presidente Confimprese - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mario Resca, Presidente Confimprese - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Confimprese

Nell’attuale contesto globale, gli italiani si mostrano sempre più sensibili verso i temi ambientali. Uno su tre (32%) ritiene prioritaria la riduzione degli sprechi, attraverso consumi consapevoli, mentre, il 30% considera fondamentale la limitazione delle fonti di inquinamento. Per il 58,6%, le aziende sono “attori importanti”, insieme a cittadini e governo, per il raggiungimento degli obiettivi Onu 2030.

È quanto viene rilevato dall’indagine Termometro Italia di Mbs-Cerved per Confimprese, presentata in occasione della seconda edizione dell’incontro “Retail&Sostenibilità” organizzato dall’associazione al Mind-Milano Innovation District. Secondo gli intervistati però “c’è disallineamento tra il ruolo attivo che le aziende dovrebbero avere e quello che realmente stanno facendo in termini di sostenibilità”, spiega lo studio.

Il settore agricolo viene visto dai consumatori il più sostenibile mentre le aziende del comparto moda-abbigliamento sono considerate “poco o per nulla impegnate sul tema” (dal 57,8%). Nella decisione d’acquisto, tuttavia, la sostenibilità di un brand non ha un ruolo determinante nella decisione di acquisto: il 65,9% degli intervistati pondera molteplici fattori o non considera affatto questi aspetti (14,7%).

Inoltre, di fronte a un danno reputazionale relativo al profilo sostenibile, solo il 20% afferma che valuterebbe un prodotto concorrente. I cluster più sensibili al tema della sostenibilità sono i giovani e le famiglie con figli piccoli. Il 60% degli over ha molto a cuore la riduzione degli sprechi e la tutela dell’ambiente. Quasi tutti i consumatori hanno acquistato almeno una volta prodotti con indicazione chiara in merito alla sostenibilità, ma poco più della metà dichiara una certa frequenza negli acquisti. In genere il costo percepito per questi prodotti o servizi è più elevato rispetto all’alternativa meno sostenibile.

ANSAcom - In collaborazione con Confimprese

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza