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A2A, in Costituzione la necessità di una transizione giusta

Evento con Flick e Fridays for future su riforma dell'articolo 9

Roma ANSAcom

Non determinare gli effetti della propria pianificazione sull’ambiente ma inserire l’ambiente nella propria pianificazione. È questo, secondo il presidente di A2A, Marco Patuano, il senso della riforma dell’articolo 9 della Costituzione, che ha introdotto la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nella Carta e il principio di equità inter-generazionale. Alla riforma che implica, secondo A2A, la necessità di uno sviluppo sostenibile e impone un ripensamento dei paradigmi istituzionali e giuridici e del fare impresa è dedicato l'evento “Nell’interesse delle future generazioni” organizzato dalla multiutility in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile e Giffoni Innovation Hub. Nell'evento è stato discusso un paper realizzato con la collaborazione del giurista Francesco Clementi, professore di Diritto Pubblico dell’Università la Sapienza, che spiega l'importanza della novità. "La riforma dell’articolo 9 porta l’Italia dentro la dinamica dei 12 Paesi che hanno deciso di mettere la sostenibilità e il futuro a servizio del Paese dunque l’equità intergenerazionale nella Costituzione", dichiara Clementi. Il giurista parla di "un passo avanti attraverso il quale dovremo leggere tutte le nostre politiche del futuro, non solo le politiche economiche" e ricorda che l'esperienza della Germania, dove la corte costituzionale ha bocciato il provvedimento del governo sulla riduzione delle emissioni perché non in linea con il principio di equità intergenerazionale, visto che lasciava la maggior parte dei sacrifici agli anni futuri. Il presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, Edo Ronchi, rimarca che "per la prima volta nella storia dell'umanità stiamo mettendo in gioco il futuro con la crisi climatica e con la crisi delle risorse naturali, stiamo cioè consumando il capitale naturale e lasciamo in eredità un riscaldamento globale che peserà per la gran parte sulle future generazioni. Questo rende attuale una tutela delle future generazioni". Su questi temi si confrontano, nel corso dell'appuntamento, istituzioni, giovani, mondo accademico e aziendale. Il presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick, sprona i ragazzi: "leggete questo libretto, la Costituzione italiana, e interpretatelo per vedere cosa può e vuole dire oggi. E vedete cosa ciascuno di noi può cercare di fare per realizzare la costituzione e i suoi valori fondamentali tra cui c'è l'articolo 9". Mentre il rappresentante di Fridays For Future Italia Filippo Sotgiu contesta i modelli di crescita economica dicendo che "in nessun caso il profitto degli azionisti deve venire prima del bene comune". Alla visione di decrescita felice si oppone poi Patuano. "Oggi dobbiamo pensare che per rendere più conciliabili impresa e ambiente dobbiamo investire in nuova tecnologia e in tecnologie che sono rispettose dell’ambiente", dichiara. "Noi abbiamo in programma di investire 16 miliardi di euro che sono tanti - aggiunge - e sono al tempo stesso pochissimi, perché la transizione a livello europeo vuol dire credibilmente 2 triliardi di euro. Ma da qualche parte bisogna iniziare", dice Patuano. Per il presidente di A2A affinché ci sia una transizione ecologica "davvero ‘giusta’ bisogna salvaguardare le nuove generazioni e il diritto degli esseri umani che devono ancora nascere". "Questa istanza - continua Patuano - ha ispirato la nostra Life Company a sviluppare un dialogo con i giovani che riconoscesse loro il ruolo di stakeholder sui temi della sostenibilità aziendale: per questo abbiamo messo in campo iniziative di inclusione e valorizzazione del punto di vista dei ragazzi nei processi aziendali, come il nostro primo bilancio di sostenibilità dedicato alla Generazione Z. Con il principio etico e giuridico sancito dall’articolo 9, la responsabilità intergenerazionale diventa un impegno quotidiano per chi fa impresa".

In collaborazione con:
A2A

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