Ragionare insieme sul tema delle
differenze e "creare un immaginario senza stereotipi di genere",
con l'obbiettivo di contribuire alla formazione delle valdostane
e dei valdostani del futuro, perché siano "veramente liberi da
pregiudizi e da ogni tentazione di prevaricazione". E' questo
l'obiettivo del progetto 'Fare pari. Percorso di valorizzazione
delle differenze di genere: Noi e il nostro corpo - Quando sarò
grande' patrocinato dal Savt e presentato alla vigilia della
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
L'iniziativa è destinata alla scuola dell'infanzia e a quella
primaria: porta in alcune classi di Doues, Gignod, Oyace,
Roisan, Valpelline e Variney attività creative e focus tematici
calibrati in funzione dell'età delle bambine e dei bambini.
"I bambini non nascono discriminando. Occorre valorizzare la
loro propensione a lavorare rispettandosi", ha detto Viviana
Rosi, dell'associazione culturale Solal, che organizza il
progetto insieme al sindacato. "Sono gli adulti a fornire loro
gli stereotipi", ha aggiunto Erika Centomo. "Si è iniziato
l'anno scorso con l'Isiltep e ora si è passati alla fascia dai
tre ai dieci anni. Non è mai troppo presto per iniziare a
lanciare dei messaggi. Il progetto andrà avanti fino a febbraio
e per l'8 marzo l'obiettivo è di creare un elaborato per dare un
senso al percorso", ha detto il segretario del Savt, Claudio
Albertinelli. Con i più piccoli sono previste letture condivise
di album illustrati, elaborazioni collettive di storie e
produzione di disegni e collage. Nelle scuole primarie, invece,
spazio a letture di biografie illustrate e graphic novel,
realizzazione di fumetti, scritti e disegnati, ispirati alle
vite delle donne e degli uomini che hanno seguito le loro
passioni, anche in contrasto con "modelli e ruoli socialmente
imperanti".
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