Danni ai legamenti e alle ossa della
caviglia destra. Questo l'aggiornamento dei medici all'indomani
dell'highside che ha tolto Joan Mir dal Gran Premio d'Austria,
dopo una TAC e una seconda risonanza magnetica. Lo spagnolo del
Team Suzuki, che subito dopo il volo si era sottoposto a degli
esami al centro medico del Red Bull Ring, dai quali era emersa
una piccola frattura, ne avrà per almeno due settimane e
salterà, di conseguenza, il GP di San Marino e della Riviera di
Rimini in calendario dal 2 al 4 settembre.
"Il paziente - ha affermato il dottor Juan Garcias dall'Hospital
Juaneda Miramar di Palma di Maiorca - ha riportato una lesione
dei legamenti talocalcaneali con una piccola avulsione ossea.
L'articolazione tibiofibulare era stabile, ma con una contusione
ossea sulla testa dell'astragalo. In questo caso,
l'articolazione tibiofibulare era stabile e non vi era
instabilità totale dell'osso navicolare. Conclusione: lesioni
legamentose astragalo-calcaneari-navicolari con instabilità di
primo e secondo grado".
"Dopo essermi sottoposto a diversi esami, i medici mi hanno
consigliato 15 giorni di riposo e un'altra valutazione dopo
questo periodo - ha spiegato il campione del mondo 2020 MotoGP -
Purtroppo salterò la gara di Misano, ma sono fiducioso di poter
tornare ad Aragon. Voglio ringraziare Dainese e AGV per avermi
protetto e per avermi evitato un infortunio più grave, vista la
brutta caduta di domenica. Finora è stata una stagione
difficile, ma sono convinto che torneremo più forti e regaleremo
altri bei momenti alla mia squadra e a tutti voi che mi
sostenete".
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