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Dispositivi bioacustici come Guardiani della natura con Huawei

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Dispositivi bioacustici come Guardiani della natura con Huawei

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In collaborazione con Huawei

Nelle oasi Wwf per studiare l'impatto dell'agricoltura sulla biodiversità

Milano, 02 gennaio 2023, 09:01

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Benedetta Flamini (S), direttore marketing e comunicazione WWF Italia, con Eduardo Perrone, vice presidente business development Huawei WEU - RIPRODUZIONE RISERVATA

Benedetta Flamini (S), direttore marketing e comunicazione WWF Italia, con Eduardo Perrone, vice presidente business development Huawei WEU - RIPRODUZIONE RISERVATA
Benedetta Flamini (S), direttore marketing e comunicazione WWF Italia, con Eduardo Perrone, vice presidente business development Huawei WEU - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Huawei

Serviranno a raccogliere dati utili per valutare la relazione tra le diverse pratiche agricole e la conservazione della biodiversità naturale, i dispositivi bioacustici che sono il cuore tecnologico del progetto "Guardiani della natura", nato dalla collaborazione tra Huawei e WWF. La seconda edizione del programma, presentata oggi all'oasi di Vanzago, rifugio di biodiversità alle porte di Milano, ha come obiettivo lo sviluppo sostenibile in agricoltura e la salvaguardia della biodiversità attraverso la tecnologia.

L’iniziativa, della durata di circa un anno, prevede l’utilizzo di 24 dispositivi di monitoraggio bioacustico e di una piattaforma basata su Cloud e AI per la registrazione continua dei suoni all’interno di otto Oasi WWF selezionate. Altri 24 'registratori bionici' verranno posizionati invece in campi limitrofi alle oasi, dove non si pratica agricoltura biologica ma convenzionale. Non essendo necessaria la presenza umana, si avrà una mole di dati maggiore - per estensione e durata delle misurazioni - rispetto a quanto si ricava dalle attuali tecniche di monitoraggio. I 24 dispositivi verranno installati dalle Alpi alla Sicilia, tra vigneti, uliveti, agrumeti, e campi di grano delle oasi. I dati raccolti saranno quindi messi a confronto con quelli registrati in aree con le stesse coltivazioni, ma dove non si seguono le linee guida dell'agricoltura biologica. Un impegno, quello di Huawei, che va "oltre la retorica delle intenzioni", come sottolinea Eduardo Perone, Vice Presidente Business Development Western Europe, spiegando che per l'azienda "ricerca e sviluppo sono strettamente connesse alla protezione dell'ambiente".

“Grazie alla rinnovata collaborazione con Huawei e Rainforest Connection - aggiunge Benedetta Flammini, Direttrice Marketing e Comunicazione di WWF Italia - condurremo indagini bioacustiche che ci consentiranno di confrontare la biodiversità nelle aree agricole delle Oasi WWF gestite con metodo biologico con quella presente in aree agricole limitrofe gestite con metodi convenzionali, dipendenti dall’uso di sostanze chimiche di sintesi come pesticidi e fertilizzanti, al fine di individuare le pratiche migliori per rendere l’agricoltura del futuro sempre più sostenibile e rispondente alle esigenze della natura e delle persone”. La prima edizione del progetto aveva il duplice obiettivo di monitorare la biodiversità e di identificare attività illegali a danno della natura in 12 Oasi WWF. I 55 dispositivi messi in campo hanno consentito di raccogliere 870.000 registrazioni, validare il riconoscimento automatizzato di 49 specie di uccelli e mammiferi, inviare oltre 2.000 alert in tempo reale su suoni potenzialmente associati ad attività illegali, attivare oltre 30 controlli sul campo e portare all’identificazione e sequestro di un dispositivo elettroacustico vietato per il bracconaggio.

Il progetto “Nature Guardians”, nato quattro anni fa dall’iniziativa congiunta di Huawei e dell’organizzazione no-profit Rainforest Connection (RFCx), si inserisce nell’ambito di TECH4ALL, il programma globale dell’azienda che pone la tecnologia al servizio dell’ambiente e delle persone, con l’obiettivo di promuovere la conservazione della natura e l’inclusione digitale. Soluzioni tecnologiche innovative basate sulla bioacustica, pensate per proteggere foreste, ecosistemi terrestri e marini e le loro specie animali, sono già state applicate in 32 Paesi.

ANSAcom - In collaborazione con Huawei

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