La produttività del capitale, ricorda
l'istat, indica il grado di efficienza con cui tale fattore è
utilizzato nel processo produttivo. Gli investimenti in
tecnologie dell'informazione e della comunicazione permettono di
introdurre nuovi input nei processi produttivi e sono
considerati un importante fattore di crescita della
produttività, al pari degli investimenti in prodotti della
proprietà intellettuale, come la Ricerca e Sviluppo.
Nel periodo 1995-2021, nel nostro Paese la produttività del
capitale ha registrato un calo medio annuo dello 0,7%,
risultante da un aumento dell'input di capitale (+1,3%)
superiore a quello del valore aggiunto (+0,6%). L'esame della
produttività per tipologia di capitale evidenzia come la discesa
riguardi tutte le tipologie di input: la componente relativa
alle ICT è diminuita del 2,4%; la produttività del capitale
immateriale non-ICT (che comprende la Ricerca e Sviluppo) del
2,0%; quella del capitale materiale non-ICT dello 0,3%.
I risultati più recenti, relativi al periodo 2014-2021,
indicano al contrario un lieve aumento della produttività del
capitale dello 0,2% in media d'anno. In questa fase, si osserva
una crescita moderata dell'input di capitale (+0,4% in media
d'anno), con un incremento molto più sostenuto del capitale ICT
(+3,3%) e di quello immateriale non-ICT (2,8%).
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